Mentre la Castanese viveva una tranquilla vigilia in vista dell’ultimo impegno del 2022 (in campo domani contro il Ligorna), il mondo neroverde è stato scosso da una notizia clamorosa: il tecnico Marco Molluso è stato arrestato (ai domiciliari).

L’arresto non è legato in alcun modo al ruolo di Molluso come allenatore della Castanese, ma è arrivato a seguito di un’operazione della DDA (Direzione Distrettuale Antimafia) in merito alla gestione del business del padel da parte della ndrangheta.

Molluso, nipote dei boss mafiosi Giosofatto e Francesco, come si legge dai colleghi del Corriere, “secondo il gip Anna Calabi è «gravemente indiziato dei reati di emissione ed utilizzo di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti ed autoriciclaggio». Attraverso le sue società Molluso, che ha precedenti condanne per droga, avrebbe messo le mani nella gestione del centro sportivo comunale Lombardia uno di via De Nicola attraverso la gestione del bar interno ma soprattutto finanziando e costruendo campi da padel“.

Molluso, sempre riportando le parole del Corriere, è “accusato anche di un giro di false fatture che vede coinvolte le sue aziende per lavori mai eseguiti. Secondo le indagini, nel biennio 2020-2021, la società immobiliare di cui risulta titolare sarebbe stata al centro di una frode fiscale di oltre 1,5 milioni di euro legata sia all’emissione che all’utilizzo di fatture false con indebita detrazione di Iva. Con quei soldi avrebbe investito nella costruzione dei campi da padel una cifra di 700 mila euro“. Gli otto campi edificati abusivamente e senza autorizzazione all’interno della struttura di proprietà comunale di via De Nicola sono pertanto stati posti sotto sequestro.

Tra lo stupore generale, la stessa Castanese si è mossa immediatamente esonerando il tecnico:

La società G.S. Castanese – Società di Calcio Dilettantistico apprende esterrefatta quanto pubblicato attraverso gli organi di stampa circa il presunto coinvolgimento in attività illecite del Mister della Prima Squadra Marco Molluso. A fronte di ciò, nell’immediatezza e a titolo cautelativo, la società comunica di aver provveduto a sollevare il predetto dall’incarico sportivo.

Redazione

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