Una delle ore più buie in casa Pallacanestro Varese. Parafrasando, con il dovuto rispetto e distacco, come vennero definiti i giorni prima del salvataggio di 300.000 soldati tra inglesi ed americani da Dunkerque durante la Seconda Guerra Mondiale.

Ciò che è successo in casa OJM questa mattina ha del clamoroso: l’esonero di coach Johan Roijakkers, l’uomo che in tre mesi aveva riportato i biancorossi dall’ultimo posto in classifica a ridosso della zona playoff, esaltando e riuscendo a far esprimere la squadra ben al di sopra delle proprie reali possibilità ha lasciato di stucco tutti, nessuno escluso e con questo ci riferiamo anche alla società.
Proprio per questo la società si starebbe riunendo in questi minuti con un CDA straordinario nel quale Luis Scola dovrebbe definire tutta la situazione legata all’evoluzioni delle ultime ore.

Le prime indiscrezioni sull’addio al coach olandese parlano di un forte alterco prima in panchina durante la partita (sotto gli occhi di tutti) e poi negli spogliatoi, dove si sarebbe arrivati anche ad un contatto fisico tra l’allenatore e Justin Reyes. Non solo però, perché pare che l’atteggiamento, le parole ed i modi utilizzati da Roijakkers abbiamo irritato anche le più alte sfere societarie, con le quali si sarebbe consumato un forte diverbio.

Una situazione che a Varese riporta alla mente l’esonero di coach Attilio Caja, per i modi di fare fin troppo sopra le righe con staff e giocatori.
Che Roijakkers fosse un sergente di ferro tutti lo sapevano ed anzi proprio per questa sua caratteristica era stato scelto come nuovo timoniere biancorosso nel cambio con Vertemati. Un coach dagli allenamenti duri, intransigente in palestra, che però era riuscito in questo modo a risollevare una squadra alla frutta.

Le ultime sconfitte devono aver incrinato qualcosa, probabilmente la stanchezza palesata dalla squadra nelle ultime settimane non era solo fisica ma anche mentale, probabilmente collegata ad un modus operandi in palestra ben poco aperto a rilassamenti o allentamenti di ritmo da parte del coach.

Il comunicato societario è dei più chiari e duri, poche parole che suonano come una sentenza: “condotta non in linea con i principi del club“, e anche con queste parole sembra di tornare a settembre 2021 e all’esonero di Caja.

La squadra ora verrà affidata a coach Alberto Seravalli, che avrà il compito di portare la barca nel porto sicuro della salvezza, in un cambio di guida tecnica che probabilmente viene visto anche come un allentamento mentale di quella pressione costante portata da Roijakkers, leva su cui ha costruito i successi biancorossi e che potrebbe essere stata anche la sua ghigliottina.

Cosa potrà succedere da qui all’8 maggio ora è davvero quanto mai un mistero, ciò che però appare sempre più chiaro è che a Varese non conta ciò che fai sul campo: se non rispetti i valori e i principi del club sei fuori, senza se e senza ma, che tu sia Caja o Roijakkers, che tu sia ultimo o in zona playoff.

Alessandro Burin

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