Giornata di capitale importanza in casa Openjobemtis Varese con la presentazione del nuovo allenatore Johan Roijakkers. Presenti al suo fianco il nuovo Generale Manager biancorosso Michael Arcieri e Mario Oioli.

Ed è proprio Arcieri ad aprire la conferenza, mostrando tutto il proprio entusiasmo per l’arrivo del nuovo coach: “E’ un vero piacere essere qui a presentare il nostro nuovo allenatore, coach Johan Roijakkers. Johan è uno a cui piace lavorare sodo, duro, che punta molto sulla difesa e che riesce a render le sue squadre molto quadrate. Sono veramente felice ed emozionato di presentare questo allenatore. Il contratto sarà di più di un anno sicuramente. Sul mercato posso dire che conosco molto bene Reyes la sua reputazione in America è molto alta, può segnare sia da tre che da due che attaccando il ferro. Può giocare da due , da tre e da quattro. Non è ancora fatta ma ci siamo vicini. Stiamo costruendo una squadra dove ognuno deve essere coinvolto. Sul lungo stiamo lavorando”.

Coach che però non sarà sulla panchina biancorossa sabato a causa di un impiccio burocratico come spiega Mario Oioli: “Come spesso succede per allenare in Italia servono determinati parametri e documentazioni burocratiche. Roijakkers dovrà superare settimana prossima un test online, ottenere l’abilitazione e poter così allenare”.

Molto deciso e determinato, coach Roijakkers si mostra subito ben focalizzato sul lavoro di campo che c’è da fare ed anche in fretta: “Sono felicissimo di essere arrivato qui, in questa società, con una grande storia. Varese è molto conosciuta in Italia ed in Europa. Ho già conosciuto i ragazzi, oggi ci alleneremo ancora, domani anche e poi andremo in campo. E’ chiaro che ad oggi la vittoria è la cosa più importante,  così come il modo in cui la raggiungeremo. Se riusciremo a fare quello che ho in mente la vittoria arriverà. Per un allenatore non italiano allenare in Italia è un traguardo importante, a maggior ragione per un olandese che viene da un paese dove il calcio è religione”.

Lavoro che è già iniziato ieri in campo con la prima seduta di lavoro da cui Roijakkers ha avuto ottime indicazioni: “Ci siamo allenati bene, le sensazioni sono ottime. Ho cercato di impostare il lavoro principalmente su un discorso difensivo, anche perché siamo la peggior difesa del campionato. A livello generale, l’impostazione di lavoro sarà volta a cercare di giocare molto più velocemente. In attacco non verrà cambiato molto rispetto a prima. Ieri ho già visto molta energia, sono sicuro che portando questa carica in partita e trasmettendola al pubblico possiamo vincere e avere quel click per ripartire”.

foto Blitz

Un primo approccio nel quale è stato fondamentale Ferrero come figura di riferimento in questi primi giorni: “Ferrero è un grande capitano, mi ha aiutato a tenere alto il tono del lavoro e sono fiducioso. E’ una situazione complicata, ma a Gottinga mi sono trovato spesso in momenti così, riuscendo sempre ad uscirne”.

Roijakkers arriva a Varese dopo una trattiva durata un paio di settimane e nata la sera di capodanno, come racconta lo stesso coach: “Il primo contatto con Luis è stato a capodanno. Sono stato chiamato da Chris Fynch, sapendo che Varese stava cercando un nuovo allenatore. Mi ha chiamato anche  Gersson Rosas e dieci minuti dopo eravamo in una chat su what’s app con Scola . Poco prima di stappare lo spumante stavamo discutendo. Poi tutto è andato liscio e abbiamo chiuso la trattativa”.

Una missione complicata in un campionato totalmente nuovo e molto competitivo: “Penso che il livello del basket italiano sia molto buono. Lo seguo, l’ho seguito anche se non sono un esperto. Penso sia al di sopra del campionato tedesco. Ho avuto qualche giocatore che è stato qui e la possibilità di giocare contro Sassari e Fortitudo lo scorso anno. Dobbiamo fare un cambiamento in difesa che non so in quanto arriverà ma va fatto il prima possibile. Se non credessi di cambiare la situazione non sarei qui. Ho detto ai ragazzi che dobbiamo lottare, dobbiamo essere concentrati su cosa fare in difesa, non dobbiamo lasciare nulla d’intentato. Dobbiamo mettere maggior pressione sugli avversari e chiudere meglio l’area. Su pick’n’roll voglio semplificare il lavoro e proporre un solo tipo di difesa”.

Domani ci sarà subito il primo e complicatissimo esame per Roijakkers, con l’arrivo di Venezia a Varese, in un match sulla carta proibitivo: “Mi sono fatto un’idea precisa di Venezia. Dovremo limitare molto la loro capacità di segnare da tre punti, con Bramos e Vitali che sono pericolosissimi in questo. Loro pressano bene a tutto campo e cercano di togliere ritmo agli avversari. Non dovremo cercare tiri forzati ed avere poche palle perse. Hanno una metodologia di lavoro dettagliata e strutturata creata nel tempo. Noi tempo non ne abbiamo”.

In questo contesto mancano ancora due giocatori importanti per l’economia della squadra, il centro e l’ala, anche se per Reyes sembra ormai fatta: “Sarei molto felice dell’arrivo di Reyes. Abbiamo avuto ed abbiamo un organizzazione che ha un ampio spettro per vedere e valutare giocatori, sia tecnicamente che tatticamente. Penso che Reyes sia un buon giocatore e possa esserlo per il basket europeo. Secondo me da noi potrebbe  dare alternative importanti a Gentile e spero che possa arrivare al più presto per poterci lavorare. Per quanto riguarda il 5, cerchiamo un giocatore difensivo che sappia aiutarci a coprire bene il pitturato e dar maggior equilibrio e solidità a tutta la squadra. Non è facile, perché il mercato in questo momento è molto condizionato dal covid, ma proveremo a prendere il miglior profilo possibile”.

Alessandro Burin

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui