A poche ore di distanza dalla notizia clamorosa dell’esonero di coach Roijakkers dal ruolo di capo allenatore della Pallacanestro Varese, arrivata nella mattinata odierna, iniziano ad arrivare indiscrezioni sempre più chiare sui reali accadimenti della serata di ieri.

Innanzitutto è veritiero che il rapporto più che tormentato con Justin Reyes sia stata la così detta goccia, pesante, pesantissima, che ha fatto strabordare un vaso colmo. Un rapporto mai nato tra i due, sfociato nelle manifestazioni di ieri sera, con epiteti pesanti lanciati al giocatore dall’allenatore olandese, sia in panchina che negli spogliatoi, dove Roijakkers è arrivato al punto di affrontare di petto il giocatore che non ha voluto però in alcun modo reagire alle provocazioni ricevute.

In questo però è determinante sottolineare come non ci sia assolutamente stato alcun tipo di contatto fisico tra i due, in un alterco consumatosi solo in forma verbale, con toni e termini molto forti.

Atteggiamenti che, a quanto emerge, sono stati però mascherati perché già nelle scorse settimane Roijakkers aveva manifestato tutta la sua autorità ed autorevolezza, non sicuramente nella forma in cui la società si sarebbe aspettata, pur conoscendo il carattere forte dell’allenatore ex Bamberg e Gottinga.

Una serie di comportamenti e di modi di fare che ha portato poi alla scelta di esonerarlo, presa di comune accordo dalla società ma che vede in prima persona la figura di Micheal Arcieri come primo artefice di questa scelta. Il GM biancorosso avrebbe ritenuto assolutamente inaccettabile un atteggiamento del genere, per una gestione societaria in cui si vuole costruire e non demolire, in cui certi valori vengono prima anche dei risultati.

Non un capriccio del dirigente biancorosso e nemmeno una mania di protagonismo, ma la chiara e netta affermazione di quello che il nuovo corso biancorosso vuole far capire a tutti e che ricalca le orme di quei valori storici della società contro cui nulla può tenere.

Lo dimostrò la situazione Caja, lo ha dimostrato la situazione Roijakkers oggi, esplosa quasi dal nulla, ma che in realtà si è consumata lentamente nel corso di questi mesi, come una brace che si scalda lentamente fino a raggiungere l’apice della propria fiamma.

Alessandro Burin

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