Si alzano le temperature, in città come sul mercato. Nella Città Giardino e più in particolare in casa Pallacanestro Varese sono giorni caldi per quanto riguarda la scelta del nuovo allenatore che siederà sulla panchina biancorossa. Dopo settimane di studio infatti, il duo Scola e Arcieri sta intensificando colloqui e contatti con i papabili per la panchina della OJM.

In tal senso, a meno di scenari clamorosi che non sono all’orizzonte, lunedì è atteso un meeting importante in società, che con molta probabilità sarà un viatico decisivo sulla scelta del nuovo allenatore,: ma attenzione, le novità sono dietro l’angolo. La scelta di portare a Varese un coach che abbia una spiccata cultura e conoscenza del modello NBA porta con sé anche tutti quelli che sono i modi ed usanze di allenare e gestire la squadra a 360 gradi che si fa negli Stati Uniti.

Così si fanno sempre più insistenti le indiscrezioni sul fatto che Varese stia lavorando non solo alla scelta del capo allenatore, quanto del suo strettissimo staff. Parliamo quindi di un gruppo nel quale le manisioni di lavoro, tecnico e tattico, siano ben suddivise, con componenti specifiche per il lavoro sulla fase difensiva ed offensiva, con focus centrale sui singoli giocatori e sulle diverse posizioni di gioco, oltre che sul lato psicologico – relazionale all’interno del gruppo.

Un quadro quindi decisamente più ampio della sola scelta del nuovo allenatore, che giustifica una ricerca così curata e dettagliata di Scola e Arcieri, per un modus operandi che può sembrare strano e complicato da capire e comprendere per chi vive il basket italiano ed europeo legato in primo piano all’uomo forte della panchina e più sullo sfondo al suo staff, componente che invece nella prossima Pallacanestro Varese diventerà di primaria importanza.

In questo il ruolo di Alberto Seravalli e Matteo Jemoli è sempre più centrale, per due figure apprezzate in società e che avranno un posto di rilievo nel nuovo assetto biancorosso. Con essi continuerà ad essere centrale la figura di Silvio Barnabà, che potrebbe espandere il suo orizzonte di lavoro anche a tutto quello che sarà il nuovo settore giovanile biancorosso, con un lavoro di coordino per la parte atletica e di preprazione fisica dei ragazzi più giovani.

Alessandro Burin

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