L’affaire Gentile in casa Pallacanestro Varese è ormai verso la risoluzione. Si fa sempre più caldo infatti il fronte ormai apertissimo tra l’ala campana e l‘Happy Casa Brindisi di coach Frank Vitucci, con il destino di Riccardo Visconti pronto ad intrecciarsi in questa storia.

In casa biancorossa dalla serata di lunedì si stanno discutendo con l’agente di Gentile i termini della separazione e soprattutto, si sta cercando di arrivare ad un dunque per la mission pugliese, nata contestualmente all’addio dell’azzurro al Sacro Monte. I tempi potrebbero essere anche più ristretti del previsto, anche se è complicato che già per il weekend possa esserci sul parquet un cambio della guardia, o meglio dell’ala piccola, tra Varese e la Happy Casa.

Visconti pare così sempre più l’indiziato numero uno a sostituire Gentile nello scacchiere tattico di coach Roijakkers, prendendo eventualmente un’eredità sì pesante per un ragazzo di 24 anni, ma sicuramente stimolante e di crescita, avendo la possibilità di giocarsi con continuità e con un ruolo primario questi ultimi mesi stagionali.

Nel contempo l’addio di Ale Gentile alla Città Giardino completa quella rivoluzione che l’avvento di Luis Scola ha portato in casa biancorossa. Con lui se ne va anche l’ultimo pezzo di quel progetto triennale nato solo pochi mesi fa sotto il segno di Andrea Conti ed Adriano Vertemati e disfattosi in maniera anche fin troppo repentina.
Probabilmente il problema di fondo di tutta questa vicenda è stato quello di pensare di poter far convivere, come si suol dire, due galli nello stesso pollaio, due personalità forti e soprattutto due uomini decisionisti e di spicco, Conti e Scola, in uno stesso contesto, con idee differenti su tutto.

La rivoluzione argentina in meno di un mese è riuscita a spazzare via tutto quella che era l’impostazione di una squadra e di una filosofia di lavoro che non stava dando i frutti sperati, cercando, seppur in un esercizio complicatissimo vista la stagione in corso, di ribaltare le sorti di un’annata fattesi veramente complicate.

La Openjobmetis è pronta a ripartire così con una squadra tutta nuova nel suo quintetto base, con un’idea tattica meno offensiva ed europea ma più concreta e difensiva, nella speranza di raggiungere la salvezza, obiettivo ad oggi primario di quel che resta di un progetto nato con entusiasmo e prospettive di grandezza e che si sta trasformando nell’ennesimo tentativo di salvare la categoria, con la speranza che questo sia l’ultimo ribaltone di una stagione fin troppo travagliata.

Alessandro Burin

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