Famiglia, passione e tradizione, ma anche innovazione, sviluppo e ricerca. Sono questi i capi saldi della politica aziendale della realtà Fratelli Badi, distributori di bevande ormai dal 1976 oggi con sede a Gerenzano e che, nel corso degli anni, si sono allargati sempre di più, continuando a fornire un prodotto ed un servizio di qualità ed eccellenza di primo livello per tutti i propri clienti.
Non sono però attività nel proprio campo ma anche interesse nel sociale, come l’ingresso nel progetto Orgoglio Varese da soci fondatori dimostra.

Ne abbiamo parlato con uno dei due titolari, il signor Claudio Badi, che ci ha raccontato la realtà aziendale che gestisce.

Una storia lunga ed importante ormai quella della vostra azienda. Com’è nata e come si sta sviluppando?
“Io e mio fratello siamo la seconda generazione ormai, in quanto l’azienda è nata dall’idea di nostro papà, che è morto purtroppo giovane, a 49 anni, lasciandoci in eredità questa realtà. All’inizio la nostra era un’azienda che lavorava molto nel locale, quindi più che altro servizio porta a porta e a domicilio e pochissimi bar o ristoranti del territorio, nella zona di Lavena Ponte Tresa, dove ora abbiamo uno dei nostri depositi e l’attuale sede legale. La svolta è arrivata nel 1993 con il primo agente che ha iniziato a sviluppare sempre di più la nostra attività. All’inizio eravamo una piccola azienda che doveva confrontarsi con i big del settore. Abbiamo iniziato a cercare di allargarci da Varese e provincia più in là, trovando lo slancio definitivo nel momento in cui siamo entrati a far parte di un Consorzio d’imprenditori della grande distribuzione, condividendo progetti ed idee, fino a crescere diventando l’azienda di riferimento della zona, acquisendo anche piccoli concorrenti e non cedendo mai alle lusinghe di grandi big internazionali. Ovviamente i nostri punti di forza sono legati alla logistica ed al servizio, distribuendo vini, birre e liquori a ristoranti e bar, ed avendo, oltre al trasporto su terra, anche una chiatta trasporto merci con cui facciamo servizio di distribuzione nei ristoranti e bar delle Isole Borromeo”.

Quali sono i valori che contraddistinguono la realtà Fratelli Badi?
“La nostra visione è sempre stata guidata da valori come la professionalità la serietà, la cortesia, la correttezza, tutte qualità che ci hanno insegnato nostro padre e che continuiamo a portare avanti. Per noi tutto questo è fondamentale e non potremmo farne a meno per la nostra azienda”.

Una realtà che è anche molto attenta al Green, vero?
“Assolutamente sì. Oggi poi questo è un tema molto sensibile, è chiaro poi che tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare. Io posso affermare che noi ci impegnano in maniera concreta in direzione di una sostenibilità verde della nostra azienda, ad esempio tutti i nostri automezzi sono tutti di ultima generazione per inquinare meno, la corrente che utilizziamo è certificata doppia verde”.

Qual è stato uno dei passaggi chiave nel vostro percorso di crescita?
“Senza dubbio secondo me quello di poter offrire ai nostri clienti non solo un servizio di distribuzione, quanto anche di produzione. Noi oggi siamo soci azionisti delle Birrerie Castello di Udine e Pedavena di Belluno. E’ chiaro che aggiungere due proprietà così al nostro lavoro non fa altro che implementare la qualità e attenzione poi a ciò che andiamo ad offrire ai nostri clienti. Lo standard di eccellenza che cerchiamo di assicurare sempre a tutti i nostri clienti è frutto del lavoro di esperti che lavorano in ogni segmento di distribuzione, dai vini, alla birra, ai liquori. Il tutto mantenendo un legame molto forte con i produttori del territorio che noi siamo orgogliosi di portare in altre provincie, portando in alto il nome di Varese”.

Questo legame con il territorio si ricollega poi al vostro ingresso in Orgoglio Varese..
“E’ servita solo una telefonata di Marco per accettare di entrare a far parte di Orgoglio Varese. Noi siamo una delle realtà fondatrici del progetto e dopo un caffè abbiamo dato adesione immediata, perché il territorio per noi è fondamentale. Ci è piaciuto lo spirito del progetto e la serietà di Rosario Rasizza che ha lanciato questa idea. Ognuno di noi, anche nel suo piccolo, può aiutare in questo, facendo rete per aiutare chi è meno fortunato. Questo concetto per noi è primario, in questo progetto
come nella nostra azienda. La nostra storia lo dimostra e nel momento attuale solo facendo rete si può resistere alle tante difficoltà presenti. In questo sicuramente rientra anche l’impegno nello sport, non solo per quanto riguarda la Pallacanestro Varese ma anche per tante altre realtà del territorio, o alcuni ragazzini non fortunati. E’ una doppia soddisfazione quando si può concretamente aiutare chi è più in difficoltà. Siamo contentissimi che il progetto sta crescendo ed ora sta andando molto bene.
Ciò che penso sia fondamentale è l’unione e la collaborazione che c’è tra tutti quanti, nessuno vuole emergere e tutti vogliono collaborare insieme per raggiungere obiettivi comuni”.

In ultimo le chiedo un pensiero su quella che è poi la passione fondante di tutto questo, ovvero
quella per la Pallacanestro Varese, che mi pare di capire per lei sia molto forte?
“Si certamente, io in primis sono un tifoso biancorosso. E’ sicuramente la realtà sportiva più importante del territorio, i miei figli giocano a basket, quindi c’è anche una sorta di chimica familiare in questo. Io penso che la pallacanestro sia uno sport sano e mi auguro che a Varese oltre ad esserci sempre una grande prima squadra, ci sia anche un progetto importante che parta dai giovani, perché se vogliamo costruire un futuro vincente dobbiamo iniziare da loro. Ho intravisto il progetto che ha comunicato a tutti noi Scola, mi sembra ci siano idee chiare e speriamo tutti di poter dare il giusto contributo per continuare a crescere. Se si vuole dare continuità e garantire futuro alla Pallacanestro Varese penso non si possa prescindere dal lavoro sui giovani”.

Alessandro Burin

Alessandro Burin

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