Festa grande sul palco della BaVarese Prost Fest: nella serata di ieri, venerdì 16 settembre, è stato il Città di Varese, presentato come sempre dal direttore di Varese Sport Michele Marocco, protagonista assoluto della Fiera. Ad introdurre la serata è stato il padrone di casa Marcello Amirante che ha ben presto lasciato spazio sul palco al fratello Stefano, nonché presidente della società biancorossa.

Il fil rouge di inizio serata è stato il tema delle maglie, a cominciare da quella indossata dall’indimenticabile Peo Maroso visto proprio ieri cadeva il decennale dalla morte della colonna portante della storia biancorossa. Parlando di storia e di maglie, però, non poteva non esserci Vito Romaniello che ha intrattenuto i presenti con aneddoti e pillole di conoscenza sul glorioso passato varesino. Sfruttando il ponte con il presente, Vito ha subito chiamato sul palco l’attuale capitano biancorosso Donato Disabato per fargli spiegare cosa significhi indossare la maglia del Varese: “Questa è la mia città, la mia squadra… il mio tutto. Senza troppi giri di parole è un orgoglio poter vestire questa maglia e difendere questi colori“.

La parola è poi tornata al presidente Amirante: “Questa è una stagione importante perché si tratta del primo vero e proprio anno di vita del nostro settore giovanile e una delle cose a cui tengo di più è che tutte le squadre, dalla Serie D ai più piccoli, avranno la stessa maglia, semplice e senza personalizzazioni. La terza maglia? La prima maglia deve essere rossa, la seconda bianca e la terza cambierà di anno in anno. Purtroppo le problematiche di produzione di Kappa dovute al periodo da cui usciamo non mi hanno permesso di presentarla oggi. Al momento stiamo giocando sempre in bianco perché la maglia rossa con gli sponsor giusti non è ancora pronta; Kappa ci ha comunque fornito un modello rosso diverso che potremmo usare all’occorrenza“.

Visto che si è parlato di settore giovanile, sul palco è quindi arrivato il numero uno in tal senso, ovvero chi si occupa della formazione dei bambini fino all’età di otto anni. “L’attività prescolare – spiega Marco Caccianigaè fondamentale perché prima di tutto bisogna insegnare ai più piccoli come stare in piedi, come camminare e come correre nel modo corretto. Poi, il lavoro con il pallone arriva in un secondo momento“. Spazio poi al responsabile del settore giovanile Roberto Verdelli: “Non siamo ancora riusciti a completare tutta la filiera, ma entro la prossima ce la faremo senz’altro. Oltre all’attività fondamentale di Marco, la fascia agonistica vedrà al via l’Under14, l’Under15, l’Under17, l’Under18 Regionale e l’Under19 Nazionale; squadre composte da ragazzi sotto età per la precisa volontà di sposare un progetto di crescita importante“.

Capitolo femminile affidato al team manager Claudio Vincenzi (“Gestire i rapporti con un gruppo di ragazze non è facile ma, al tempo stesso, i risultati che si ottengono sono ancora più belli) e alla portacolori Stefania Mazzon. “La squadra femminile nasce da una collaborazione con il Ceresium Bisustum – esordisce Amirantee lo scorso anno abbiamo disputato il campionato di Promozione. Quest’anno, grazie alla sinergia con il Gavirate, noi siamo saliti in Eccellenza con la Prima Squadra e a Gavirate si svilupperà il settore giovanile“. Parlando di calcio giocato, però, è solo una cosa che fa andare avanti. “Senza amore e passione – spiega con entusiasmo Mazzonnon si va da nessuna parte, perché per star dietro a tutto bisogna fare tanti sacrifici“.

Prima di introdurre i rappresentati della Prima Squadra, il direttore Marocco incalza Amirante con una battuta decisamente condivisa dal popolo biancorosso: “Cosa vogliono i tifosi? Vincere…“. “Ed è quello che vogliamo anche noi risponde prontamente il presidenteperché tutto quello che abbiamo fatto sembrerebbe poco senza una vittoria. Abbiamo mantenuto buona parte della squadra integrandola al meglio, l’obiettivo è vincere e tutti insieme potremo riuscirci“. Sul palco, poi, i calciatori: Donato Disabato, Francesco Gazo, Gianluca Parpinel, Mattia Monticone, Giovanni Foschiani, Andrea Malinverno, Gianluca Piccoli, Lorenzo Bertuzzi, Jonathan Bigini, Riccardo Scarpa, Roberto Cappai e Leonardo Maria Moleri. L’epilogo non poteva non essere affidato a capitan Disabato: “Voglio chiudere la mia carriera qui e voglio riportare il Varese nel professionismo“.

In conclusione, di nuovo tutti i presenti biancorossi sul palco e il saluto finale con il brindisi: l’appuntamento con la Fiera è per questa sera con l’International Tai Chi Chuan Association (ore 17.00) e con il Rugby Varese (ore 20.00), mentre per quel che riguarda il Città di Varese tutti al “Franco Ossola” domenica 18 settembre alle ore 15.00 per la sfida al Seregno.

Matteo Carraro

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