Sarà anche vero che le cartoline non si usano più, ma quelle che stiamo ricevendo in questi giorni da Caxsia do Sul, Brasile, sono bellissime e davvero suggestive. Queste “cartoline” raccontano infatti le imprese che la nostra Nazionale di Pallacanestro per Sorde sta realizzando nell’ambito dei “Deaflympics”, i giochi olimpici che, appunto, sono riservati alle persone con deficit uditivo ai quali partecipano 72 nazioni e, in totale, quasi 2400 atleti. Tra questi 754 sono donne e, tra queste, due sono ragazze del nostro territorio: Chiara Ciardiello, di Gallarate, e Silvia Sguotti, di Cassano Magnago.

Chiara, playmaker classe 1992, e Silvia, ala grande classe 2006, nei mesi scorsi sono state selezionate per la maglia azzurra e quest’ultima è tra l’altro la più giovane atleta di tutti i Giochi e, va da sé, la “mascotte” della formazione azzurra che ai “Giochi Silenziosi”, così come vengono comunemente definiti, arriva forte del titolo europeo conquistato nell’ottobre scorso a Pescara.

Con un palmares eccellente, che comprende anche un altro oro europeo vinto a Salonicco nel 2016, la rappresentativa azzurra nel girone di qualificazione ha macinato avversarie una dietro l’altro: 72-57 nella giornata inaugurale contro la Grecia; 128–6 contro le brasiliane padrone di casa; 79–34 contro il Kenya ed ora dopo aver battuto la squadra africana le ragazze allenate da coach Sara Braida si preparano per le semifinali in cui troveranno due delle squadre accreditate per i titolo come USA e Lituania.

Tuttavia, al di là dei risultati, quello che conta è sapere e toccare con mano ancora una volta la grande forza inclusiva che lo sport è in grado di esercitare. La pallacanestro offre la possibilità di essere gruppo e vivere esperienze umane e tecniche fantastiche. In ogni caso, comunque andrà a finire e qualunque potrà essere il punteggio conclusivo sul tabellone, abbiamo la certezza che Chiara, sorella oggi più “famosa” dell’ormai meno noto (si scherza ovviamente…) Luca, talentuosissima guardia nonché leader storico del BasketBall Gallarate primo in serie CGold, e Silvia, ragazza cresciuta nel settore giovanile della Pro Patria Busto Arsizio capace di affrontare l’attività basket con grandissimo impegno e infinita determinazione, torneranno dall’avventura “brasileira” migliorate come giocatrici e, aspetto più importante, come donne.

Massimo Turconi

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