Davide Kolec allena le formazioni maschili di A1 ed A2 di Cassano Magnago da ormai 6 anni, in cui ha vissuto sia grandi risultati, sia il rivoluzionamento della squadra. Sebbene lo scopo dei due campionati sia molto diverso, il coach amaranto ha sempre saputo far esprimere il meglio ai suoi giocatori, portando tanti giovani cassanesi ad esordire nella massima serie.

In A2 l’obiettivo è far crescere i giovani, come sta andando il campionato?
“Il campionato di A2 è quello in cui abbiamo come obiettivo quello di crescere. Abbiamo la possibilità di dare ai nostri ragazzi più giovani minutaggi importanti; si devono confrontare con giocatori più esperti, con dei fisici già molto più strutturati. Dal punto di vista della classifica non siamo messi male, quindi sono soddisfatto”.

Con la A2 avete vinto l’ultima partita, ora potreste agganciarvi alla metà della classifica. E’ una cosa a cui ambisce?
“Non guardo proprio la classifica, a noi interessa salvarci per poter ripetere questo processo anche il prossimo anno. Inoltre, come dicevo prima, vogliamo far fare esperienza ai giovanissimi che compongono la squadra in una serie che per loro è competitiva. Tutto quello che verrà, al di fuori della salvezza, sarà solo guadagnato. Per quanto mi riguarda, potremmo anche arrivare penultimi, ma se dovessi far salire due ragazzi di categoria l’anno prossimo sarebbe una vittoria”.

Avete tanti giovani anche in A1, qual è la differenza tra i due campionati in termini di crescita?
“In A1 si è nella massima serie, non ci possiamo permettere il lusso di inciampare in determinate partite perché vogliamo far crescere gli altri. È un campionato molto competitivo, dove basta sbagliare poco, soprattutto in un momento così delicato per noi a causa degli infortuni, per ritrovarsi a retrocedere. C’è sicuramente molta pressione, ma proprio questa sollecitazione a fare bene costringe a crescere molto in fretta”.

Quanto hanno influenzato gli infortuni sui risultati delle ultime partite?
“Hanno influenzato ed essere al completo aiuterebbe sicuramente a far meglio. Noi abbiamo sbagliato solamente una gara e, se avessimo giocato meglio, ora staremmo parlando di un altro tipo di classifica. Sicuramente senza le assenze di Milanovic e Nikocevic alcuni match sarebbero potuti andare diversamente, però non voglio creare alibi”.

Siete già entrati nella pausa invernale, ci sono aspetti su cui lavorerete con attenzione?
“Lavoreremo tanto a livello fisico. Se finora abbiamo pagato qualcosa è proprio sulla preparazione a livello atletico che secondo me è stata un po’ carente. Bisognerà aumentare l’intensità e la qualità degli allenamenti che facciamo tutti i giorni. Non siamo mai stati abituati a giocare 60 minuti e verso la fine delle partite pagavamo la stanchezza; mi viene in mente la partita con Pressano dove eravamo in vantaggio di 5 a 20 minuti dalla fine e poi ci siamo spenti completamente. Abbiamo avuto tante uscite che sono state condizionate da questo fattore e se il corpo non regge anche la mente ne risente”.

Dopo un inizio difficile in A1 avete preso ritmo. Cos’è cambiato dalle prime tre partite in poi?
“Era inevitabile che avessimo un inizio così titubante: in primo luogo perché, essendo una squadra nuova, nessuno aveva mai giocato assieme e, secondo, perché abbiamo incontrato nelle prime sfide prime quattro in classifica. Abbiamo giocato contro Sassari, Bressanone, Conversano e Bolzano che non sono per nulla squadre deboli e non è semplice riuscire a far risultato contro di loro. C’era consapevolezza del fatto che si sarebbe creata un’armonia di squadra, però serviva più tempo. Non è stato demoralizzante, ha fatto tutto parte di un percorso di crescita”.

Se dovessi chiederle un obiettivo specifico per la A1 da qui al termine della stagione quale sarebbe? Pensa che si possa far meglio di così?
“Si può sicuramente far meglio. L’obiettivo era quello di qualificarsi in Coppa Italia e non ci siamo riusciti veramente per poco; ora bisogna lavorare sodo, soprattutto fisicamente, e sono convinto che così potremo rubare più punti di quelli raccolti finora. Sarebbe bello finire l’anno senza dover passare per i playout, questo sarebbe un risultato importante anche per dare serenità in vista della prossima stagione”.

Andrea Vincenzi

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