Chiedi chi era il Bonfa. La risposta sarà puntuale perché nell’ambiente biancoblu, quel troncamento identifica inequivocabilmente Francesco Bonfanti, bustocco di Crespi d’Adda scomparso poco più di un anno fa (2 marzo 2020). Aspetta un attimo, come bustocco di Crespi d’Adda? No, no, nessun refuso.
Crespi d’Adda (villaggio operaio abduano edificato nel 1877 da quel gran genio di Cristoforo Benigno Crespi, imprenditore e filantropo parecchio avanti per la sua epoca), è la Busto Arsizio 2 del 19° secolo. Come la berlusconiana Milano 2 di quasi cent’anni dopo. Con tanto di Santuario di Santa Maria di Piazza in perfetto copia e incolla. Chi nasce lì, bustocco lo diventa di diritto. Non serve il test della cadrega. Per soprammercato, il destino aveva voluto che Francesco fosse dotato del kit completo. Comprensivo di passione per la Pro Patria esercitata di rimbalzo grazie alla militanza del nipote Michele. E coltivata trasformando lo “Speroni”, il Pro Patria Clubs e Il Tigrottino nelle palestre della propria professione di fede. 

Per non dimenticare il suo legato (rischio peraltro remoto), l’Associazione 100 anni di Pro con la sponda della presidentessa Patrizia Testa e di tutti i collaboratori dell’Aurora Pro Patria 1919 ha voluto celebrare l’anniversario in occasione della sfida di domani con il Piacenza (ore 15, stadio “Speroni”), rendendo onore alla sua memoria. Cioè, facendosi match sponsor (seconda volta in stagione) attraverso l’acquisto di un abbonamento virtuale in ossequio alla ribalta della diretta Sky (PrimaFila pay per view, canale 255). Di fatto, riportando Francesco sui gradoni di via Cà Bianca. A dispetto delle porte chiuse. Ma insomma, il suo status attuale garantisce una discreta volatilità. In un gesto di prossimità alla moglie Rosa, alla figlia Kris, al fratello Giancarlo e ai nipoti Lorenzo e Michele.

Piuttosto allergico alla retorica e ad un melenso sentimentalismo di maniera, messo a parte dell’omaggio il Bonfa avrebbe mandato tutti a stendere. Ma, alla fine, il ciglio si sarebbe comunque inumidito. Più facilmente quello altrui che non il suo. Unca dunca Francesco!!                   

Giovanni Castiglioni

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui