Francesco Ghirelli presidente, Patrizia Testa consigliere. La Pro Patria scala i vertici. Non solo in classifica. Il nuovo direttivo di Lega Pro vede infatti nella presidentessa biancoblu uno dei 6 rappresentanti dei club. Segnale di una ormai acquisita centralità tigrotta ai tavoli che contano. I numeri di giornata sono 49 (voti a favore), 4 (schede bianche), 1 (astenuto) e 3 (contrari). Insomma, roba da Bulgaria e dintorni. La rielezione di Ghirelli a Presidente di Lega Pro è stata molto prossima al plebiscito. Un po’ per convinzione e un po’ perché (forse), l’alternativa Andrea Borghini convinceva il giusto.

In occasione degli auguri di Natale, la Testa aveva messo in stand by il proprio voto a riconferma del Gotha di Lega. Portando alla luce un evidente mal di pancia rispetto al 180° ghirelliano sui contributi per il minutaggio. Fonte di fronda (e di ricorso) tuttora in atto. Vedremo con quali risvolti. Date le circostanze, scontato immaginare un riavvicinamento.

Per la fredda statistica, l’ultima volta che la Pro Patria aveva potuto contare su un consigliere di Lega è relativa alla (eufemisticamente non memorabile), esperienza di Emiliano Nitti. Tornando alla rinnovata cabina di regia, coppia di vice composta da Marcel Vulpis e Luigi Ludovici mentre gli altri 5 consiglieri saranno Alessandra Bianchi (Padova), Mauro Bosco (Vis Pesaro), Angelo D’Agostino (Avellino), Orazio Ferrari (Pistoiese) e Antonio Magrì (Virtus Francavilla). Oltre (va da sé), al nuovo ingresso di Patrizia Testa.     

Giovanni Castiglioni

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