Aggiungi un posto a tavola che c’è un amico in più“. È proprio il caso di dirlo per quel che riguarda il futuro Girone A della Serie D 2021/22. Dopo la rinuncia del Gozzano alla Serie C (con conseguente riammissione in Serie D) e dopo il ripescaggio di Borgosesia e Vado, anche il Novara si aggiunge al novero delle iscrizioni nella categoria regina del dilettantismo.

La società piemontese, dopo settimane di incertezza, ha sciolto le riserve sul proprio futuro e ha presentato la domanda di iscrizione alla FIGC. La documentazione è al vaglio degli organi competenti, ma tutti gli indizi portano ad una conclusione positiva: il Novara parteciperà alla prossima stagione di Serie D. Gli azzurri ripartiranno dall’ex centrocampista della Juventus Marco Marchionni che, dopo il Foggia, è alla seconda esperienza in panchina e avrà il non semplice compito di condurre la squadra alla salvezza. Al momento, infatti, l’organico può contare sull’unica certezza rappresentata dal bomber Pablo “Speedy” Gonzalez e toccherà al ds Giuseppe Di Bari allestire il prima possibile una rosa competitiva in grado di conquistare l’obiettivo minimo della salvezza.

Il Città di Varese potrebbe dunque trovare sulla sua strada il Novara. In particolare, per quel che riguarda la Juniores, ci sarebbe un bell’incrocio sentimentale con il passato poiché Mavillo Gheller (lo scorso anno vice di Banchieri in Serie C) sarà l’allenatore dell’U19 Nazionale. Il condizionale è d’obbligo in entrambi i casi perché, come da copione per quel che concerne le piemontesi, il Novara farà di sicuro parte del Girone A, mentre la situazione delle lombarde è più complicata.

Innanzitutto, nonostante l’esclusione del Chievo, saranno in ogni caso 172 le società partecipanti alla prossima Serie D (divise in cinque gironi da 20 e quattro da 18), il che significa che tre gironi (verosimilmente B, F e H) aumenteranno di due unità rispetto allo scorso anno. Le lombarde iscritte sono 24 e probabilmente verranno spalmate su tre gironi: il Varese, per posizione geografica, dovrebbe rientrare nel lotto A dove, oltre alle undici piemontesi, ci saranno anche il Pont Donnaz e le sei liguri. In tal caso solo un’altra lombarda si aggiungerà a tavola.

Altrimenti, qualora le due liguri orientali (Lavagnese e Sestri Levante), finissero nel girone toscano ci sarebbero quattro posti per quattro lombarde e le quattro varesine (Caronnese, Castellanzese, Città di Varese e Legnano) potrebbero rimanere nel Girone A e darsi nuovamente battaglia per un altro anno. Discorsi futuribili che saranno trasformati in certezza solo nel momento in cui la LND prenderà la decisione definitiva; nel frattempo, però, bisogna ancora aspettare l’ufficialità delle ultime iscrizioni.

Matteo Carraro

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