La calda trasferta torinese in quel di Chieri, sulla carta, rappresentava solo l’ultima fatica del Città di Varese lontano dal “Franco Ossola” (dove domenica si chiuderà definitivamente il campionato). E invece, ieri pomeriggio, mister Rossi ha avuto risposte importanti dalla sua squadra (vittoria 2-0) in una giornata davvero da incorniciare per il mondo biancorosso.

La partita, infatti, per il popolo di Varese è cominciata ben prima delle 16.00: poco dopo pranzo, una piccola delegazione di tifosi è salita alla Basilica di Superga, luogo sacro per chiunque ami il gioco del calcio, per commemorare il Grande Torino. In quella squadra leggendaria (la Nazionale italiana, a quei tempi, era composta per dieci undicesimi dai giocatori granata) c’era un pizzico di Varese, da Franco Ossola a Virgilio Maroso (fratello di Pietro, storico ex presdiente, giocatore e allenatore all’ombra del Sacro Monte), e la visita nel luogo della tragedia avvenuta il 4 maggio 1949 era più che dovuta.

Maurizio Bertani, Renato Fasetti (nella foto a destra) e Antonella Fidanza non si sono limitati solo a rendere omaggio, ma hanno voluto lasciare un pizzico di Varese a Superga depositando la maglia rossa di #FuckTheCancer davanti alla lapide commemorativa del mausoleo. Il messaggio, forte e inequivocabile, è che insieme si vince, proprio come insieme vincevano sempre i ragazzi del Grande Torino.

Non era presente fisicamente Massimiliano Gibellini, ma il vero cuore pulsante di #FuckTheCancer è sempre al fianco dei biancorossi e ha voluto ringraziare i suoi amici per il gesto con un semplice, puro e spontaneo messaggio: “Grazie di cuore”. Uniti si vince, sempre, e l’unione c’è anche a distanza: la vittoria più bella il popolo di Varese l’aveva già ottenuta ben prima dell’inizio della partita.

Dopo la toccante visita a Superga, il Città di Varese guidato dal torinese Ezio Rossi (cuore granata, inutile specificarlo) non poteva che vincere per regalare un’altra gioia ai tifosi. E così è stato, passando attraverso le solite difficoltà sotto porta ma trovando la forza di reagire nel finale: Aiolfi prima e Balla poi hanno calato il sipario su una giornata super per il Varese.

I commenti sulla partita, a questo punto, lasciano un po’ il tempo che trovano. Se, come anticipato, mister Rossi ha trovato le risposte che cercava, la tifoseria bosina si unisce al commento di Leo Rossoni che ringrazia tutto il Città di Varese: “Complimenti ai ragazzi, ai tecnici e a una dirigenza sempre presente. Gli errori di inesperienza saranno costruttivi per la prossima stagione”.

Non poteva che unirsi ai complimenti anche il vicepresidente Filippo Lo Pinto, sinonimo di dirigenza sempre presente, che con il suo commento chiude la giornata torinese del Varese: “Complimenti ai ragazzi, a tutto il gruppo, che ha dimostrato sul campo che la compattezza esiste. Domenica prossima sarà l’ultima di questo campionato molto travagliato, ma abbiamo dimostrato chi siamo. Chiudiamo quest’anno con un regalo ai nostro tifosi, poi tutti in vacanza orgogliosi di aver mantenuto tutte le promesse fatte, ma soprattutto di aver fatto rinascere il Varese. Bravissimi a tutti!!”.

Rinascita. La parola più importante per il Varese che sotto lo sguardo del Grande Torino e grazie al messaggio di #FuckTheCancer ha imparato la più bella lezione che possa esistere: insieme si vince!

Matteo Carraro

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