Il mondo del basket sta ripartendo a grandi passi in questo 2021 che profuma di rivalsa. Una voglia di riscattarsi per tanti settori, se non tutti, da un’annata che definire complicata, come il 2020, pare eufemistico. Lo sport, in particolare, è stato uno dei campi più palesemente colpiti dall’ondata di covid-19, con partite a porte chiuse e molte categorie costrette al blocco delle attività che hanno segnato i ricordi di tutti.

Fortunatamente dopo il buio c’è sempre la luce e così anche il basket sta ripartendo, come tanti altri sport, in tutte le sue categorie, escluso il minibasket, ed in particolare è pronto a ripartire anche il para-sport. Ed a Varese vi è una rappresentanza di assoluta qualità come l’Handicap Sport Varese.
La squadra di basket non si è mai fermata nella sua attività di allenamenti, ma ha visto per due volte, prima a ottobre e poi a novembre, rinviare l’inizio del campionato di Serie B dopo essere stata bloccata lo scorso anno sul più bello, ad un passo dalla promozione in Serie A dal covid-19.
Ora tutto è pronto per riprendere il campionato e conquistarsi l’agognata promozione, ma soprattutto poter tornare a disputare una partita dopo troppo tempo passato solo ad allenarsi, come ci racconta il presidente Carlo Marinello.

Come sta proseguendo l’attività di preparazione al campionato?
“Tutto sommato bene. Noi non ci siamo mai fermati con gli allenamenti, essendo una categoria inserita tra quelle di preminente interesse nazionale, e quindi ormai da mesi ci alleniamo nel pieno rispetto di regole e protocolli, sottoponendoci ai tamponi settimanalmente. Ciò che cambierà con l’inizio del campionato sarà l’obbligo di fare un ulteriore tampone 48 ore prima della gara ed un’altra novità che ci riguarda è il fatto che da settimana prossima cambieremo palestra per gli allenamenti, perché non possiamo più usufruire della struttura del Pala Cus di Insubria, in quanto è stata adibita a zona per i vaccini e quindi ci sposteremo a Valle Olona, con gli stessi orari e con le partite che giocheremo al sabato pomeriggio”.

Quando e come ripartirà il campionato?
“A meno di modifiche dell’ultima ora il campionato ripartirà il 6 marzo e dovrebbe concludersi il 5 giugno. Quattro mesi intensi di partite che speriamo possano consegnarci la promozione. La formula con la quale è stato studiato il nuovo torneo è intrigante e prevede 6 giorni a livello territoriale, con suddivisione tra squadre del Nord, del Centro del Sud e delle Isole per ovvi motivi di sicurezza. Al termine della prima fase, le prime due di ogni girone andranno ad incontrare ad incrocio le altre due qualificate del girone direttamente successivo; faccio un esempio, la prima del girone A incontrerà la seconda del B e viceversa e così discorrendo. Al termine di queste partite di andata e ritorno, le 6 squadre che rimarranno andranno a fare un concentramento con 2 giorni da tre squadre, e le prime due di ogni girone saranno promosse in Serie A”.

Come sarà la composizione del vostro girone e che risposta c’è stata in termini di adesione a questo nuovo mini campionato dalle società coinvolte?
“Il nostro girone è composto da noi, Vicenza, Verona e Brescia. Purtroppo la squadra di Seregno si è ritirata a causa della mancanza di una palestra disponibile e del non poter essere assistita dal Comune in tutte le varie fasi di pulizia e sanificazione degli ambienti. E’ un peccato, anche perché ad oggi sono l’unica squadra che non si è iscritta delle 26/27 che invece parteciperanno al campionato. Quindi devo dire che la risposta è stata sicuramente ottima ed è anche un bellissimo segnale per tutto il movimento. La cosa più difficile secondo me nella ripartenza è ovviamente seguire il protocollo in maniera corretta ed assumersi la responsabilità che da esso ne deriva. Oltre a questo c’è anche un discorso di costi non indifferente per sostenere tutto il discorso tamponi settimanali. Noi fortunatamente siamo stati sostenuti sia dalla Federazione che dal CIP, Comitato Italiano Paralimpico, che grazie ad alcuni fondi, ci ha dato una mano nel poter seguire i protocolli con sovvenzioni e investimenti a fondo perso”.

Lei è quindi favorevole ad una ripartenza e qual è l’obiettivo che vi ponete per questo mini campionato?
“Assolutamente favorevole. Già lo scorso anno abbiamo dovuto bloccarci a metà stagione e ci è dispiaciuto molto. I ragazzi sono mesi che si allenano ed hanno una voglia infinita di poter tornare a disputare una partita, anche perché in questo periodo di amichevoli non se ne sono fatte. E’ chiaro che il nostro obiettivo, pur con tutti i ridimensionamenti messi in atto del caso, è sempre quello di lottare per la promozione in Serie A. L’unico azzardo che posso dire è che sicuramente dovremmo essere in grado di superare il primo ostacolo e poi dipenderà chi andremo ad incontrare anche perché qualificarsi primi o secondi nel girone cambia molto. Ce la giocheremo con tutti e poi il campo ci darà il responso ultimo su quello che saremo stati in grado di fare”.

Alessandro Burin

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