E’ stata tutt’ altro che una partita semplice quella che il BBG Gallarate ha dovuto affrontare contro Varese Academy, nel più classico dei testa coda di campionato. Nonostante i biancoblu arrivassero al match con tutti i pronostici del caso, hanno dovuto giocare una partita vera fino all’ultimo secondo per avere la meglio sui ragazzi terribili di coach Rocco in maglia biancorossa, che sono arrivati a fare davvero paura a Gallarate, soprattutto nel terzo quarto.

Arrabbiato per non aver chiuso in anticipo la gara il coach del BBG, Stefano Gambaro che però, rispetto ad una settimana fa ad Opera e soprattutto visti gli infortuni pesanti che stanno colpendo il gruppo, quali Clerici e Passerini a mezzo servizio, cerca comunque di vedere il bicchiere mezzo pieno, in vista delle prossime gare: “Mi ha fatto arrabbiare tenere aperta una gara che a fine secondo quarto era virtualmente chiusa perché in settimana abbiamo parlato di questa cosa. La verità è che fisicamente a livello di infortuni siamo messi male e venivamo da una settimana dove non abbiamo fatto mai 5vs5. Si può fare di più a livello mentale per evitare i blackout che ci capitano. Abbiamo presi buoni tiri ma senza segnarli e regalato qualche palla di troppo però rispetto ad Opera che ero nero, letteralmente, oggi è stato diverso. Siamo stati più corti, Goretti ha fatto cose buone e con Passerini che non si allena da due settimane chi ha giocato ha fatto il suo. Noi cerchiamo chiaramente una continuità sui 40 minuti che ci permette di vincere agevolmente le partite. Prima o poi arriverà, ora è difficile. Penso che si tratti di fare quel passettino in più da chi c’è in questo momento per saper tirare la squadra nonostante due defezioni importanti come Clerici e Passerini. Sono comunque fiducioso per il continuo del cammino”.

Soddisfatto ed anche un po’ rammaricato il coach di Varese Rocco che ha visto i suoi ragazzi recuperare una gara che sembrava ormai persa e poi peccare di quell’inesperienza fisiologica nei momenti clou del match: “Nella seconda parte di gara abbiamo reagito, per cui vuol dire che la squadra c’è. Non siamo in buone condizione perché pronti via abbiamo avuto ragazzi in quarantena fiduciaria. Abbiamo dovuto giocare lo stesso e quindi chi ha giocato di più ora è stanco e chi è stato fuori deve recuperare la forma migliore. Siamo in condizione approssimativa però mi porto dietro la reazione di oggi, con un buon terzo quarto. Il calendario è stato in salita anche per quello che abbiamo avuto al di fuori del campo. Mi sono rammaricato alla fine perché nei 40′ abbiamo lavorato tanto, recuperando da un -20 e poi sul -5, con una forzatura o un giocare da soli abbiamo compromesso un po’ la situazione”.

Alessandro Burin

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