Un venerdì a tinte biancorosse in tutto e per tutto quello della Openjobmetis che, dopo la grande vittoria di ieri contro la Happy Casa Brindisi, sta già preparando la sfida di domenica (palla a due alle ore 16 all’Enerxenia Arena) contro la Vanoli Cremona e lo farà con un John Egbunu in più.
Il centro nato in Nigeria ma di nazionalità americana, infatti, è stato presentato dalla società varesina con l’idea che possa dare quel peso e quell’atletismo che sotto canestro è un po’ mancato finora in stagione, ma soprattutto per dare una spalla ed una alternativa di spessore a Luis Scola, che sta soffrendo il fatto di dover giocare ogni tre giorni, motivo per altro per il quale aveva lasciato Milano lo scorso anno proprio per accasarsi in una realtà come Varese che gli poteva permettere di gestire al meglio le forze.
Un compito importante quindi quello di Egbunu che ha già iniziato bene la sua avventura varesina, ovvero con una presenza, da spettatore ovviamente, e una vittoria che tutto l’ambiente si auspica possa essere solo il preludio di un grande inizio.

Presente alla conferenza stampa, come di consueto, il GM Andrea Conti, guarito dopo un lungo periodo di positività al covid e che presenta così il nuovo acquisto: “Non è stata una trattativa facile perché per tanto tempo abbiamo cercato un giocatore che potesse darci solidità in difesa e a copertura dell’area. Questa scelta tutelerà Scola a livello tattico e gli permetterà di giocare da 4. Egbunu ha accettato subito la nostra proposta con entusiasmo, per quella che sarà la sua prima esperienza in Europa. Era un prospetto di altissimo valore in Florida al college e anche se un infortunio lo ha limitato e crediamo molto nelle sue potenzialità, soprattutto per quello che servirà alla squadra in difesa”. 

“Sono molto felice di essere qui, spero di poter tirare fuori il meglio da questa esperienza. Mi sento pronto, sono carico per questa nuova esperienza, fisicamente e mentalmente sto bene e non vedo l’ora di poter cominciare a far vedere in campo quello che sono capace di fare. Il livello del campionato mi è parso molto alto ieri e penso che l’unica cosa che dobbiamo fare è lavorare giorno per giorno e gara dopo gara”.
Si è presentato con queste parole Egbunu, il cui acquisto, specifica Conti, porterà ad avere delle rotazioni almeno fino alla gara interna contro la Fortitudo Bologna del 14 febbraio per superare con tutte le forze questo momento così intenso e poi prendere valutazioni su chi lascerà il posto a John: “Avere una rotazione così ampia di giocatori non è una cosa semplice. Però ora, vista la situazione da cui arriviamo, avremo bisogno di tutti e dopo la partita con la Fortitudo faremo delle valutazioni ed è ovvio che, così facendo, oggi qualcuno magari sarà meno contento”.

John si fa sportivamente e cresce in America e l’esperienza fatta in G League, post college, lo ha cresciuto molto sotto tutti i punti di vista: ”E’ stata una grandissima esperienza molto positiva e che mi ha aiutato nel migliorare le mie capacità sul campo e in partita e spero di portare questo anche qui a Varese”.
Pochi giorni qui a Varese, ma che sono bastati per entrare subito in sintonia con l’ambiente grazie anche all’accoglienza riservatagli dal gruppo e culminata con la presenza ieri per la prima volta all’Enerxenia Arena dove ha potuto vedere uno dei giocatori più forti del campionato come Perkins e capire cosa lo aspetta: ”Sono stato accolto a braccia aperte da tutti e ciò mi ha reso molto felice. Ho conosciuto subito tutto l’ambiente, dai compagni allo staff e ho potuto anche fare qualche lavoro atletico, fisico ed individuale con la palla. Ieri ho visto come Brindisi ha sfruttato Perkins che è un giocatore molto forte fisicamente e sa occupare bene l’area, ma sento che una delle mie caratteristiche principali sia proprio quella di aiutare in difesa la squadra su situazioni come quelle di ieri”.

Difesa, stoppate, grande presenza nella propria metà campo, ma anche qualità in attacco e con la palla in mano per il nuovo centro biancorosso: ”Offensivamente farò ciò che il coach mi chiederà, se dovrò prendermi dei tiri li prenderò, ma soprattutto sarà anche importante riuscire a liberare i compagni sul perimetro grazie al mio movimento. Penso di essere molto portato per un gioco di pick ‘n’ roll e prendere buona posizione in area grazie alla mia verticalità”.

Egbunu dovrà cercare in pochi giorni di recuperare anche quel ritmo partita che gli manca ormai da tre mesi e mezzo nei quali però si è sempre costantemente allenato per farsi trovare pronto ad una chiamata come quella ricevuta da Varese: “Negli ultimi tre mesi è vero che non ho giocato partite ma mi sono sempre tenuto in allenamento, svolgendo sessioni di lavoro anche due o tre volte al giorno. Fisicamente penso di stare bene ed essere pronto a giocare e dare il mio contributo. Ovviamente devo recuperare un po’ di ritmo partita cosa che, lavorando da solo, non si può mantenere, ed anzi solo giocando penso di poterlo recuperare al meglio”.

Alessandro Burin

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