Il settore giovanile della Malnatese ha come nuovo responsabile Davide Aimetti e, a detta del presidente Marco Bernasconi, è un “pezzo da novanta”.
Davide ha un passato calcistico nei campi del varesotto, come lui stesso ci racconta: “Sono passato dal Casbeno al Tre Valli, ho rifondato il Sant’Ambrogio otto anni fa, siamo andati in Seconda e poi ho abbandonato e sono andato a fare il direttore sportivo all’Aurora Induno per tre anni. Successivamente sono tornato a giocare in una mia squadra di calcio a 7 e quest’anno ho appeso definitivamente le scarpette al chiodo. Ho accettato da Marco l’incarico e fin da subito abbiamo avuto le stesse idee”.

Davide deve ancora ingranare ma ha già le idee chiare: “Non voglio fare troppi sconvolgimenti ma guardare e dare il mio valore aggiunto. Ho visto che ci sono persone giovani, con voglia di fare, hanno una base logistica interessante e una struttura buona. La Malnatese ha 160 ragazzi, lavorare non mi spaventa e metterò pure io la mia impronta. Farò crescere il settore giovanile. Quando ero all’Aurora sono riuscito a farla riconoscere come scuola calcio qualificata e spero di fare bene pure qui. Dopo questi due anni e mezzo è come se fosse una sorta di anno zero, c’è solo da rimboccarsi le maniche, trovare lo spirito giusto e oliare i meccanismi. Di mio – conclude aggiungendo che cosa piacerebbe dare a questa società – voglio che alla base ci siano dei ragazzini che siano prima educati e poi fatti diventare dei calciatori. Qui ci sono tante etnie che si confrontano e bisogna creare un bel gruppo amalgamato”.
E poi conclude: “Secondo me Malnate è un punto strategico importante e vorrei che da lì uscissero dei campioni, non è facile perché siamo circondati da squadre blasonate ma cercherò di dare delle regole e lasciare il mio segno, poi naturalmente ci sarà modo di divertirsi. Gli allenatori mi devono dare fiducia, voglio ristrutturare e partire dall’inizio”.

Roberta Sgarriglia

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