Sulla “torta”, già buonissima e gustosa di suo messa in tavola dal gruppo Academy Varese in questa stagione, Fabio Colombo, responsabile tecnico e organizzativo del club, ha piazzato le ultime due ciliegine: la convocazione in Nazionale Under 20 di Matteo Parravicini e Nicolò Virginio.
“La convocazione in maglia azzurra – dice Colombo -, rappresenta prima di tutto un premio per due nostri eccellenti ragazzi che da anni si impegnano seriamente e, a prezzo di allenamenti durissimi, si stanno ritagliando un ruolo importante nel panorama del basket italiano. Di Parravicini, e delle sue buonissime stagioni da senior, si conosce praticamente tutto, mentre Virginio, talentone di grande livello, peraltro in ulteriore e costante in crescita, si è affacciato proprio quest’anno al livello senior con la nostra squadra in serie CGold e, a giudizio unanime, ha fatto molto, molto bene. Tuttavia, l’interesse mostrato dallo staff tecnico verso i nostri giocatori costituisce un motivo d’orgoglio e un riconoscimento prestigioso anche per la “famiglia Academy Varese”. Un attestato che ha un chiaro significato: in Academy stiamo lavorando bene e prepariamo un futuro interessante per tutti quei giovani che dotati di talento, mentalità, voglia di lavorare e “fame” hanno desiderio di emergere e diventare giocatori veri. Non a caso Parravicini, che è già protagonista in serie A2, e Virginio rappresentano a mio parere solo le punte di un iceberg che, è realtà, si ingrossa e migliora giorno dopo giorno”.

Una “montagna” che anche in quest’annata fortemente limitata dalla pandemia colloca il progetto Academy tra i top in Regione Lombardia.
“Nei giorni scorsi, battendo Cantù al ternine di un derby molto combattuto, ci siamo già messi al petto la coccarda di Campioni Regionali Under 16. Un titolo frutto dello straordinario lavoro svolto dai nostri coach Bizzozi, Rocco e Diamante e del buonissimo atteggiamento messo in vetrina dai ragazzi nati nel 2005, un gruppo davvero futuribile per qualità tecniche, fisiche, atletiche e mentalità. Poi, contiamo, speriamo di fare doppietta portando a casa anche il titolo regionale anche con gli Under 18, pur consapevoli delle difficoltà anche perché, in occasione della finalissima contro Bergamo, ci mancherà proprio Virginio, impegnato col raduno azzurro a Roseto”. 

Intanto, avete da poco archiviato l’esperienza maturata in CGold: come valuti il percorso della tua squadra?
“Nel merito le mie considerazioni sono tutte più che positive e più che soddisfacenti perché la squadra, prima che fosse decimata e condizionata dai numerosi contagi, si stava comportamento davvero bene attestandosi nelle zone nobili della classifica. Abbiamo apprezzato i continui progressi prodotti dai giocatori alcuni dei quali, partita dopo partita, sono rientrati nella ristretta elite che compone i top-players della categoria. Penso al già citato Virginio, ma anche a Matteo Librizzi, miglior marcatore del girone C con 20 punti di media, che ha disputato un campionato di altissimo livello ed è destinato a diventare un giocatore importante anche ai piani di sopra. Penso a Marchiaro Fiore, che ha prodotto tante ottime prestazioni. Penso, infine, a tutti gli altri giocatori che nei vari momenti dell’anno hanno avuto l’opportunità di mettersi in luce e di dare il loro contributo. Per ognuno di loro è stato importante e formativo mettere il piede sul parquet in un campionato difficile e frequentato da giocatori forti ed esperti. Per noi, come dirigenti Academy, si tratta di un’esperienza sicuramente da riproporre coinvolgendo il prossimo anno il ragazzi nati nel 2005 e 2006”. 

Seppur in parte hai già introdotto il discorso sulle prospettive future: cosa prevedono i programmi per il 2021-2022?
“Coronavirus permettendo, dopo due stagioni di blocco dei campionati a livello nazionale, vorremmo riportare il settore giovanile Varese Academy al centro dell’interesse del basket italiano. Gli obiettivi sono quelli di continuare il reclutamento a livello nazionale e internazionale per allestire squadre competitive allo scopo di primeggiare in tutte le categorie e, quindi, ridare lustro, visibilità e “appetibilità” alla pallacanestro varesina facendo capire a tutti i giovani che in Academy ci si allena seriamente, tanto e bene. Insomma – conclude il dirigente Academy -, una volta di più ci piacerebbe che passasse un messaggio virtuoso: “Vuoi diventare un giocatore? In Academy, si può fare!”.

Massimo Turconi

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