In campo con lo sport contro il Parkinson: è questa l’iniziativa portata avanti dall’Associazione Parkinson Insubria (AsPI) e Polha-Varese, al grido dello slogan “Lo Sport come Terapia“, ospitando la 13^ edizione della Parkinson Cup.

Tre giorni e tre specialità sportive che vedranno protagonisti malati di Parkinson e persone sane: da sabato 18 a lunedì 20 dicembre spazio a tornei di tennis, sitting volley e calcio per sensibilizzare le persone circa i disturbi della salute. Con il patrocinio del Comune di Varese, la Città Giardino si è dunque fatta promotrice dell’evento grazie alla disponibilità degli impianti sportivi del Comune di Gavirate, al coordinamento organizzativo di Business Evolution e alla consulenza medica di esperti in neurologia e medicina dello sport a cura del Campus Medico Poliambulatorio Clinica Le Terrazze di Varese (dott. Giovanni Albani, medico Neurologo, e dott.ssa Serena Martegani, Medico dello Sport).

Nella conferenza di presentazione, è stato l’Assessore Comunale Roberto Molinari a fare gli onori di casa: “Siamo orgogliosi e onorati di ospitare un’iniziativa come questa: la nostra mission deve essere quella di sensibilizzare i cittadini verso queste tematiche, in modo da far capire quali siano le piccole cose utili per aiutare tutti i malati di Parkinson e non solo“.

Ringraziando il Comune per la disponibilità e il supporto, è la presidente AsPI Margherita Uslenghi a farsi promotrice del messaggio più importante dell’imminente tre giorni di sport: “Nel nostro territorio ci sono più di 5mila persone affette da Parkinson e, in quanto presidente di AsPI, ho il dovere di rappresentarli e potare avanti l’impegno e la storia della nostra associazione. Conosciamo tutti l’importanza della ricerca, ma forse sottovalutiamo il peso che l’attività, la condivisione e il gruppo può avere nella lotta alla malattia perché insieme ci aiuta, ci si fortifica e ci si fa conoscere. Sappiamo cosa vuol dire fare sport e cosa vuol dire essere malati; usciremo avvantaggiati e più forti da questo evento sperando che la cittadinanza ci aiuti a livello di partecipazione“.

La sensibilizzazione è infatti uno degli obiettivi principali di AsPI e le realtà locali più “ristrette”, come quella di Varese (cui hanno ben presto fatto seguito quelle di Cassano Magnago, Legnano, Novara e Groane), nascono proprio dalla volontà di dimostrare la vicinanza del territorio a tali categorie per aiutarle ad uscire dalla propria bolla personale; il malato tende infatti ad escludersi, quando invece l’accettazione è il primo passo per combattere la malattia.

Accettazione, socialità ed entusiasmo sono e saranno gli ingredienti della Parkinson Cup. L’organizzatrice dell’evento Sabrina Trombini (Business Evolution) ha quindi illustrato il programma completo, ponendo anche particolare enfasi sui due incontri pubblici medico-scientifici: “Saranno tre giorni intensi, a cominciare dal torneo di tennis in programma sabato aperto a chiunque, pazienti e non pazienti: lo scopo è proprio quello di far sentire un malato non-malato attraverso un connubio di sfide, di aggregazione, di gare e di gioco. Alle 18.00 seguirà una conferenza le cui riflessioni saranno incentrate sulle conseguenze dei due anni di Covid-19, dando spazio alle interviste e alle confessioni di chi ha dovuto lottare contro la malattia (presente, tra gli altri, anche Vito Romaniello, ndr) e concluderemo con una cena conviviale, un momento di aggregazione utile per consolidare le relazioni sociali“.

Iter simile previsto anche per domenica, mentre a conclusione dell’evento ci sarà spazio per la conferenza di lunedì 20 dicembre alle ore 15.00 sulle “Strategie farmacologiche e non impattanti sulla comparsa ed evoluzione della Malattia di Parkinson“. In merito proprio a quest’ultimo aspetto, anche il dott. Giovanni Albani si è espresso a favore della Parkinson Cup: “La malattia si può sconfiggere e lo sport è uno straordinario veicolo per migliorare il grado di assistenza e la qualità di vita. Lo sport, ed è scientificamente provato, rappresenta una risorsa low-cost che consente di rallentare il processo neurodegenerativo e di migliorare le prestazioni motorie e cognitive delle persone affette dal Parkinson“.

Il Parkinson si può sconfiggere e Varese si schiera in prima linea a favore dell’integrazione di tutte quelle persone che soffrono e rischiano di venire emarginate. Obiettivo che Polha-Varese ha da sempre, ed è proprio la presidente Daniela Colonna Preti a concludere: “La diversità porta a creare divisioni, a distinguere un ‘noi’ da un ‘voi’ o da un ‘loro’. In realtà, e lo sappiamo tutti, esiste solo un grande ‘noi’: siamo tutti amici e lo sport è un metodo splendido per risolvere tanti problemi“.

Programma Parkinson Cup

SABATO 18
Ore 09.00/17.00
– Torneo di tennis aperto a tutti (presso il circolo di tennis La Talpa, Gavirate).
Dalle ore 18.00 – Conferenza medico-scientifica (presso la Sala Consiliare del Municipio di Gavirate): “Due anni di PANDEMIA a Varese e dintorni: Riflessioni e Testimonianze Cliniche”.

DOMENICA 19
Ore 09.00/12.00
– Attività di sitting volley con l’Associazione Polha (presso la Palestra La Sportiva di Gavirate).
Ore 14.00/17.00 – Quadrangolare di calcio tra Medici Milano/Brianza, Medici Napoli, Istituto Medici Auxologico Italiano Milano, Gli Irriducibili di Verbania (presso Campo di Calcio).
Ore 17.00/18.00 – Premiazione e saluti.

LUNEDÌ 20
Ore 15.00/17.00
– Webinar ECM in Diretta Streaming (piattaforma www.labormedical.it): Strategie farmacologiche e non impattanti sulla comparsa ed evoluzione della malattia di Parkinson (presso il centro comunale di Varese in via Maspero, sede dell’AsPI, solo su prenotazione).

MC

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