Se il ciclismo tradizionale dovrà aspettare ancora un mese per ripartire con le prime gare World Tour in programma per il mese di agosto, l’Ultracycling riapre i battenti il prossimo fine settimana: le lunghe cronometro in solitaria, con tanto di divieto di scia, sembrano fatte apposta per evitare assembramenti e minimizzare il rischio di contagio.

A riaprire le danze sarà l’Ultracycling Dolomitica, prova inserita nel calendario della World Ultra Cycling Association e qualificazione per la Race Across America, massimo evento mondiale del ciclismo estremo.
Al via da Sarmede la sera di venerdì 3 luglio, per il team FTM ci sarà anche il sestese Mario Favini: abituato ad allenarsi sulle montagne intorno al Lago Maggiore, affronterà i 380 km del percorso medio (il lungo ne misura ben 685) valido come prova della Ultrafondo Cup. Undici passi dolomitici e 10000 metri di dislivello, all’incirca il doppio di una tappa regina del Giro d’Italia, da percorrere senza auto di supporto e in modalità non-stop.

“La Dolomitica sarà la mia prima gara di Ultracycling – spiega Favini -. Una sfida che preparo da tempo, ma per cui è difficile sentirsi pronti, nonostante i kilometri macinati in questi mesi. La quarantena ha complicato le cose, ma mi sono allenato molto indoor ed è meraviglioso poter riprendere a vivere le nostre passioni dopo questo tragico periodo“.

Redazione

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui