Finalmente la parola passa al campo e mister David Sassarini potrà cominciare definitivamente la sua avventura da allenatore del Città di Varese. L’ossatura c’è, manca ancora qualche tassello, ma dai prossimi allenamenti si potrà iniziare davvero a capire che tipo di squadra vedremo.
Dopo la presentazione di qualche settimana fa ora la parola passa al campo; come si è comportata la società fin qui?
“L’immagine che è emersa fin qui è quella di una società seria che sa da dove proviene e sa dove vuole andare. Stiamo costruendo giorno dopo giorno un bel gruppo e continuiamo a farlo con la gioia e la passione di sempre. Non possiamo parlare di lavoro perché lavoratore è chi va in fabbrica ogni mattina; per noi il calcio deve essere emozione, e dobbiamo trasmetterla a tutto l’ambiente”.

La rosa a tua disposizione come ti sembra? Cosa manca?
“Come scheletro mi piace. Ci sono giocatori importanti e motivati, per cui i presupposti sono ottimi. È ovvio che manchi ancora qualche elemento: di sicuro abbiamo bisogno di una prima punta, e poi in questi giorni valuteremo qualche giovane”.

L’obiettivo dichiarato è quello di fare le cose passo dopo passo, è corretto?
“Assolutamente sì. Quando riparti da zero bisogna stare attenti a tutto e ogni piccolo passettino equivale a una conquista fatta dalla società. Per quanto riguarda l’obiettivo stagionale posso solo dire che sul campo daremo tutto”.

I tifosi vi seguiranno a distanza; qualche parola per loro?
“Non sarei sceso in Serie D se non fosse stato per questa piazza. Io sono innamorato dei tifosi e ho riguardato spesso il calore che Varese ha riservato alla squadra ai tempi della Serie B. Non si tratta di ruffianeria, ma ritengo che il calcio sia i tifosi: senza di loro non è la stessa cosa. Speriamo di riuscire a tornare presto alla normalità per giocare davanti a loro”.

Matteo Carraro

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