Doveva essere la settimana che portava all’inizio del campionato, la settimana dell’attesa e della frenesia, la settimana che portava alla verifica di tutto il lavoro fatto nella prestagione. Invece, niente. Tutto il basket a carattere regionale è stato fermato fino al 6 novembre, ma la sensazione, ovvia, è che la data della ripresa non sarà certo a novembre, ma più in là. Una vera e propria doccia gelata che commentiamo così insieme al d.s. della Fraccarolo Pompe Varese Fulvio Fontanel: “Purtroppo oggi non abbiamo certezze, non abbiamo una data di arrivo e questo come società sportiva è la cosa più difficile da digerire”.

Oggettivamente difficile dare contro a tali parole dato che molti dubbi poi nascono dalla decisioni di fermare lo sport dilettantistico. A titolo di esempio come funzioneranno i campionati giovanili senza le Under 18 o Under 16 della Lombardia? Forse potevano trovarsi altre misure non così drastiche.
“Ora c’è tutta l’incertezza su come proseguirà il campionato. Il nostro problema più grande sarà come gestire le ragazze: in uno sport di squadra è fondamentale essere coinvolto ed avere stimoli. Ecco quelli oggi mancano. Si potevano cercare altre soluzioni come, ad esempio, impedire l’accesso al pubblico o limitare gli accompagnatori”.
All’inizio di questa stagione c’è stata molta incertezza sulle date di partenza, poi avere messo a calendario un fatidico 25 ottobre pareva aver messo la barra a dritta sul sereno. La decisione di venerdì spazza via tutto, anche il lavoro svolto fin qui.

Come hanno reagito le ragazze?
“Male. Venerdì sera eravamo in palestra e abbiamo fatto mezz’ora di allenamento, poi ci siamo fermati a parlare e c’erà tanto dispiacere. Loro l’hanno presa male anche con la consapevolezza che tutto quanto fatto finora è stato inutile. Non c’è niente che faccia più male che lavorare per un obiettivo per poi vederlo scomparire dietro l’orizzonte”.

Matteo Gallo

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