In un 2020 contraddistinto dalla pandemia, le buone notizie nello sport non sono comunque mancate. Chi ha saputo far parlare di sé tanto nella nostra provincia quanto in tutta la penisola per le sue vittorie è stato Alessio Rovera. Il 25enne pilota varesino, dopo il trionfo dello scorso anno nel Campionato Italiano di GT Sprint, è riuscito a bissare l’impresa nella categoria GT Endurance, aggiungendo un nuovo titolo al suo ricco palmares. 
Il successo ottenuto alla guida della Ferrari con AF Corse rappresenta la ciliegina sulla torta, a coronamento di una stagione speciale. “Vincere alla guida di questa vettura è un sogno che si avvera – spiega Rovera –, ora lo sguardo è rivolto alla prossima stagione. La mia avventura col Cavallino Rampante continua”.

Vittoria nello Sprint nel 2019 e nell’Endurance quest’anno. Un biennio fantastico per te.
“Assolutamente sì, due ottime stagioni, specialmente l’ultima. C’è grande felicità per aver vinto in due categorie differenti con due auto diverse, entrambe molto competitive e performanti. Il merito, però, va spartito con i miei compagni Giorgio Roda e Antonio Fuoco: senza le loro prestazioni e un grande lavoro di squadra, sarebbe stata davvero dura raggiungere questo traguardo”. 

Quale ti ha emozionato di più tra le due?
“Sono entrambe sensazioni splendide, ma differenti nei contesti. Vincere con Mercedes è stato entusiasmante, ma farlo con Ferrari assume un significato impareggiabile. Il fil rouge che lega le due annate è rappresentato dall’Autodromo di Monza, poiché è stato il circuito che ha sancito la vittoria del campionato sia in questa stagione che in quella passata. Proprio su quel tracciato, vinsi il titolo nazionale in Carrera Cup nel 2017. Monza mi porta fortuna, è il mio talismano”.

Quali differenze ci sono nel preparare una gara in categoria Sprint e una in Endurance?
“Le differenze non sono tante, però sono sostanziali. Lo Sprint prevede una durata di circa un’ora, in cui bisogna dare tutto dall’inizio alla fine. L’Endurance, invece, va oltre le tre ore, perciò diventa fondamentale attuare una buona strategia conservativa. Inoltre, lo sforzo fisico è maggiore: all’interno dell’abitacolo si raggiungono temperature molto elevate e bisogna spingere tanto sui pedali, specie quello del freno. Quando passerò alle gare da 12 o 24 ore sarà davvero dura”. 

Mercedes AMG GT3 con Antonelli Motorsport prima, Ferrari 488 GT3 con AF Corse poi: quali le differenze maggiori tra le auto e le rispettive scuderie?
“Sono due squadre molto competitive, senza questa prerogativa non sarei mai riuscito a primeggiare. AF Corse è un team che ha una rilevanza internazionale, essendo club ufficiale della Ferrari per quanto concerne il GT World Challenge. Antonelli Motorsport è una squadra più piccola ma molto valida, c’è grande organizzazione. Le vetture presentano caratteristiche diverse a seconda dei tracciati, ma di fatto si somigliano. Una volta passato a guidare la Rossa, credevo di riscontare qualche differenza di troppo rispetto alla Mercedes, invece mi sono adattato molto bene e in fretta. È un’auto che si sposa meglio con le mie caratteristiche”.

Il Covid ha provocato gravi problemi nel mondo dello sport. Il campionato GT ha subito ripercussioni?
“In realtà ci aspettavamo di peggio, possiamo dire che ci sia andata molto bene. Nonostante la pandemia, le auto iscritte erano quasi di più rispetto al 2019, evento che ha sorpreso tutti gli addetti ai lavori. Complimenti all’ACI-CSAI che ha saputo gestire bene la situazione. L’appoggio degli sponsor non è mancato, peccato però aver sempre corso a porte chiuse. L’assenza della carica emotiva generata dai tifosi si è fatta sentire”.

Dal tuo primo titolo nazionale nel 2013 ad oggi hai accumulato esperienza e ti sei tolto grandi soddisfazioni. Quanto è cambiato Alessio Rovera da otto anni a questa parte?
“La trasformazione sotto il profilo tecnico e caratteriale c’è stata. La mia capacità di gestire le varie fasi della gara e i rapporti con i media è andata migliorandosi col tempo. In questo mio percorso mi sento maturato. Il passaggio alla Carrera Cup anni fa, mi ha aiutato a lavorare sulla preparazione mentale e fisica. Oggi traggo i frutti di tutti quegli insegnamenti”.

Progetti per il futuro prossimo? Rimarrai in AF Corse?
“Certamente, abbiamo già definito il programma, attendiamo solo la conferma ufficiale da parte di Ferrari”.

Dario Primerano

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