Con l'impresa del Varese a Marassi si è chiuso il girone d'andata del campionato di Serie bwin. Tanti gli spunti di riflessioni e altrettante le sorprese, sia positive che negative. Partiamo proprio dai biancorossi che, sin qui, hanno raccolto 31 punti in 21 giornate, quattro in meno rispetto al giro di boa dello scorso anno. I punti che mancano a referto sono quelli sfumati tra le mura amiche del Franco Ossola che si è tramutato da fortino inviolabile ad essere, spesso, terra di conquista per gli avversari. In compenso è migliorato il rendimento in trasferta del Varese. 

La più grande delusione di questa prima parte della stagione è, senza dubbio, la Sampdoria che ha racimolato solamente 26 punti e non vince da ben otto gare in cui ha ottenuto 3 sconfitte e 5 pareggi. La nota più lieta, al contrario, è indubbiamente il Verona che ricalca un po' le orme del Novara dell'anno passato: dalla Lega Pro è vicina alla Serie A. Occupa il secondo posto in classifica, con un solo punto in meno della capolista Torino. Proprio i granata sono la squadra da battere: con Ventura al timone sembra che il Toro abbia trovato la quadra giusta e sembra proprio che quest'anno sia quello buono per la risalita in Serie A.

I MIGLIORI – E' stata anche pubblicata una speciale statistica che premia i migliori interpreti del campionato cadetto. Perin del Padova fra i portieri, Stovini dell'Empoli come difensore, Tachtsidis dell'Hellas Verona a centrocampo e Insigne del Pescara per gli attaccanti. Sono questi i quattro giocatori, campioni d'inverno, nella classifica Ivg, ossia l'Indice di Valutazione Giocatore è un indice espresso in trentesimi che non esprime un voto ma il contributo quantitativo che il giocatore apporta alla propria squadra. Il giocatore che ha il rendimento più alto, con una media voto pari a 6,64, come riportato oggi dalla Gazzetta dello Sport, è Emil Hallfredsson del Verona. In queste speciali graduatorie il Varese svetta grazie a Daniele Corti che è uno dei 12 giocatori che sin qui hanno disputato tutti i 1890 minuti del campionato. 

ESONERI – Il dato che però fa più specie è l'elevato numero di cambi in panchina: ben 12 società hanno dato il benservito al proprio tecnico ingaggiando poi un sostituto. Ad aprire le danze proprio il Varese che ha esonerato Benny Carbone scegliendo al suo posto Maran. Poi il Vicenza che ha ingaggiato Gigi Cagni come successore di Baldini. L'Empoli era partito con Aglietti, poi la panchina se l'è presa Pillon prima di cederla a Carboni. L'Ascoli ha esonerato Castori chiamando a sostituirlo Silva, mentre il Modena ha allontanato Bergodi per poi scegliere Cuttone. La Samp ha cacciato Aztori e chiamato al suo posto Iachini, il Gubbio ha scelto Simoni per il dopo Pecchia, a differenza del Grosseto che ha già cambiato guida tecnica tre volte. Ugolotti è stato esonerato ed è stato rimpiazzato da Giannini che ha dato le dimissioni dopo la vittoria a Pescara, e ora c'è Viviani. Il Brescia ha allontanato l'esordiente Scienza chiamando Calori, a differenza del Livorno che ha salutato l'esperto Novellino ingaggiando Madonna. Gli ultimi due cambi, recenti perché risalgono a ieri, sono quelli sulle panchine di Nocerina e Reggina: via Auteri e Breda e al loro posto chiamati Campilongo e Gregucci. 

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