l brutto presagio di Carbone si è attuato. “Voglio vincere, ma attenti a non perdere”. E la frittata è fatta. Il Varese cade a casa sua dopo 55 gare. Il Livorno, squadra da trasferta per eccellenza, espugna Masnago, senza troppa fatica a dire il vero. Varese apatico, ancora senza gol e senza testa: emblematica l'espulsione di Alessandro Carrozza. C'è da lavorare o da rifondare? Fiocca pure qualche brutta parola all'indirizzo della dirigenza, prima che un silenzio assordante cali dagli spalti. 

PRIMO TEMPO – Avvio di gara soporifero tra Varese e Livorno. Nel primo quarto d'ora non accade nulla. Per vedere il primo tiro quantomeno vicino alla porta si deve attendere il 16': punizione dalla destra con Nadarevic che manda il pallone sull'esterno della rete. Ma è sempre e solo Nadarevic. Due azioni sulla sinistra e due volte i difensori del Livorno sono costretti a fermarlo con le cattive, beccandosi due gialli (Remedi e Dionisi). Zero tiri in porta, solo un brivido su calcio d'angolo del Livorno al 35', ma Kurtic sbroglia la matassa. Due minuti dopo allontanato dalla panchina, per proteste, il vice di Benny Carbone Alexandro Dossena. Al minuto numero 39 occasione per Cellini che, ancora, non riesce a segnare. Bello il cross per lui di Pucino, ma l'attaccante spara debolmente addosso a Bardi. 

SECONDO TEMPO – Pronti via e subito un sussulto. Zecchin prova ad illuminare Cellini con un'imbeccata divina. L'attaccante biancorosso, però si fa anticipare da un difensore livornese. 
Ma ecco che al primo tiro in porta passa il Livorno. Al limite della propria area il Varese è poco reattivo sulle seconde palle e Luci di sinistro mette la palla nel sette. Benny Carbone allarga le braccia, la squadra in campo non dimostra di poter raddrizzare la partita. L'idea di desolazione si avverte anche tra gli spalti. E dopo una bruttissima palla persa da Cazzola in mezzo al campo arriva il raddoppio del Livorno. Il minuto è il 26. Dionisi a sinistra aggira Pucino e con un bel destro a giro sul secondo palo firma il raddoppio
Carrozza perde la testa un minuto dopo la mezz'ora: rifila un calcione a Belinghieri e finisce sotto la doccia in anticipo. Ed esce dal campo tra i fischi del Franco Ossola. Al 43' allontanato anche l'allenatore del Livorno Walter Novellino, per proteste. 

Niente da fare: il Varese resta ancora a secco nella casellina gol segnati. Ma a preoccupare è la sterilità del gioco offensivo. Nemmeno un'occasione creata, e nemmeno le palle inattive sono state sfruttate a dovere. Varese ha pazienza, ma dopo un po', anche quella se ne va. Come il Varese che esce dal campo tra i fischi…

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