Se il centro sportivo Campus
fosse un cinema, il film andato in onda sabato sera potremmo intitolarlo
“Come buttare al vento due punti”: protagonisti i ragazzi di Marco
Malavasi, che hanno perso 65-75 contro i bresciani dell'Iseo Serrature Pisogne.

Una partita incredibile, che ha dimostrato ancora una volta i limiti dovuti
all'inesperienza di questi giovani talenti, messi a confronto con i muscoli
degli avversari. Se poi a questo aggiungiamo un arbitraggio troppo permissivo da
entrambe le parti, nei primi 30 minuti, e completamente fuori partita (11 falli
commessi dai varesini e solo uno a loro favore) negli ultimi 10, ecco che
troviamo già un paio di ipotesi che potrebbero spiegare la sconfitta. 
Forse,
molto più semplicemente, potremmo analizzare la partita vedendo nel quintetto
di casa, una mancanza di gioco fluido e preciso nel primo tempo, che producendo
pochi punti in attacco, si perde di conseguenza in difesa, permettendo agli
avversari ben 19 punti di vantaggio; un divario che permette ai bresciani di
amministrare nei venti minuti successivi, con qualche aiuto di troppo nel
quarto periodo, quando i varesini stavano rientrando alla grande, ricucendo lo
strappo fino al -9. 

“E' stata una partita strana -racconta Gualtiero Rulli – o forse una partita 'alla Campus'. Non possiamo dire di non
aver giocato uniti, perchè il gruppo gira bene, ma se ripensi ai nostri errori
è facile capire quale sia il nostro limite: nel momento in cui andiamo sotto e
qualcosa non funziona, invece di cercare la risposta nel gruppo, cerchiamo
tutti di risolvere i problemi da soli con entrate impossibili e tiri difficili.
Nessuno lo fa per gli applausi o per gloria personale, semplicemente per
provare a risollevare la squadra, solo che il risultato non è quello che vorremmo
e di conseguenza poi siamo molli in difesa e peggioriamo la situazione. A Desio
abbiamo giocato molto meglio, perchè, dovevamo dimostrare che non c'erano
davvero i 40 punti di divario che avevamo subito all'andata; ma le motivazioni
le avevamo anche questa sera, perchè avendo perso là di soli 4 punti, sapevamo
di potercela giocare, la differenza con Desio forse, va cercata solo nella
diversa concentrazione, perchè lo spirito messo in campo era identico.”
Un'analisi perfetta da parte della guardia varesina, che come gli altri ragazzi
del 1993, aveva giustamente già voltato pagina una volta salito dagli
spogliatoi, pensando al match successivo: “Domani -continua il numero 5
biancoblu- andremo a Biella con gli under; sarà una partita durissima, ne siamo
consapevoli.
Abbiamo sprecato il jolly in casa, considerando che loro non
avevano a disposizione il loro quintetto base, ma non partiamo sconfitti, ce la
giocheremo fino alla fine. Una bella vittoria darebbe la spinta giusta in vista
del derby di domenica”.

Dopo l'insidiosa trasferta di Biella,
Rulli e compagni torneranno in palestra per preparare un'altra importante
partita: quella che li vedrà protagonisti domenica a Gazzada sul parquet di Via
Matteotti, in casa degli amici della Sette Laghi. Due impegni da preparare con
estrema attenzione, perchè potrebbero dare grandi soddisfazioni ai varesini,
l'importante sarebbe scendere in campo consapevoli del fatto che una partita di
basket dura 40 minuti e non 20, e che il primo tempo è valido, e non è un semplice
riscaldamento!

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