Per citare un noto film ed il meno noto folklore nordeuropeo, potremmo chiamarlo “l’Olandese volante”, che poi è anche Al volante. Il giovanissimo, talentuoso Max Verstappen appunto, che al volante della sua Red Bull vola e fa sognare una schiera di tifosi e appassionati che non si fermano ai Paesi Bassi ma sono sparsi ovunque nel mondo.

Ha soli 26 anni, classe 1997, e ha già al suo attivo 37 vittorie, 80 podi e 2 titoli di campione F1 del 2021 e 2022. E stiamo parlando solo della Formula 1 in cui corre dal 2015. Nel 2016, a poco più di 18 anni, è diventato il più giovane pilota ad aver vinto una gara di F1 e nel 2022 ha battuto il record di vittorie in una sola stagione, ben 15, contro le 13 di Michael Schumacher e Sebastian Vettel. C’è già chi lo proclama “erede” di Hamilton, lo vede già oltrepassare i 7 titoli mondiali, traguardo di Schumi e Hamilton.

Se così fosse non ci sarebbe quasi più gusto nelle scommesse Formula 1 . Ma le cose si muovono ad una velocità inaspettata e non solo durante le gare. Nello scorso week end, per esempio, a Baku, per il GP Azerbaijan, è stata introdotta la novità della Sprint Race, nuovo format che punta ad accrescere lo spettacolo. Il programma del venerdì prevedeva le prove libere e subito le qualificazioni che hanno determinato la griglia di partenza per la gara domenicale. Il sabato invece viene ribattezzato “Sprint Day” in quanto c’è stato il piazzamento, ovvero lo “Sprint Shootout”, per la corsa sui 100 km che si è disputata il giorno stesso.

Contrariamente alle aspettative abbiamo assistito a una serie di performances che non hanno mai visto primeggiare l’Olandese. Sia la pool position della gara che dello Sprint Race sono andate al ferrarista Leclerc, mentre ambedue le vittorie se l’è aggiudicate il compagno di scuderia di Verstappen, il messicano Perez, credibilissimo avversario per la corsa al titolo iridato.

Meno test per le auto e sicuramente più stress per i piloti. Questa formula viene però inserita in soli 6 Gran Premi, oltre a questo di Baku i prossimi saranno in Austria, Belgio, Qatar, USA-Texas, Brasile. Si vocifera anche del desiderio di far correre i piloti, in un prossimo futuro, tutti i week end. Probabilmente ci vorrà tempo, sempre che tutte le parti siano d’accordo.

Già l’inserimento di queste novità non sembra essere gradita al nostro giovane campione che, secondo l’ex campione Damon Hill, vorrebbe concentrarsi su obiettivi concreti come vincere gare e campionati invece di dedicarsi a competizioni di secondo piano costruite solo per la TV come, appunto, le Sprint Race. Forse è solo lo shock del cambiamento, staremo comunque in pole position per vedere cosa succederà tra pochi giorni in Azerbaijan.

Redazione

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