Positività e soddisfazione. Queste le principali sensazioni trasmesse da mister Marco Spilli al termine del match conclusosi 1-1 tra la sua Varesina e l’Alcione, in una sfida infuocata tanto in campo quanto sugli spalti. L’attesa per questa partita era tanta, in virtù di quanto successo all’andata al fischio finale, come sottolineato dall’allenatore rossoblu: “Gli episodi accaduti a novembre pesavano eccome, ma ritengo siano state scritte parecchie cavolate a riguardo. Penso che quanto avviene sul campo e successivamente fuori, debba restare lì senza cercare sterili polemiche. I miei ragazzi ed io sognavamo una giornata così, non li vedevo così carichi da diverso tempo, tant’è che a fine partita ho detto loro che se giochiamo così fino alla fine possiamo davvero arrivare a qualcosa di importante”.

Il pareggio potrebbe sembrare un risultato stretto, considerando che il pareggio avversario è arrivato proprio nei minuti di recupero, ma Spilli non è dello stesso avviso: “Questo pareggio ci porta al quinto posto in classifica, chiaramente c’è l’amaro in bocca per aver subito gol nel finale ma i rossoblu hanno dato tanto oggi. Abbiamo giocato contro una squadra forte, perciò serviva essere al top per affrontarli al meglio e averli portati fino al 94′ ci gratifica lo stesso. Ci tenevamo a offrire una prestazione solida, ma se vogliamo trovare un pelo nell’uovo allora dico che avremmo potuto gestire meglio alcune ripartenze, in particolar modo quella con Gasparri lanciato verso la porta. Siamo comunque super contenti, ci siamo tolti di mezzo le sfide contro Lumezzane e Alcione e ora daremo il tutto per tutto per il forcing finale”.

Performance di carattere quella messa in campo delle Fenici, con il merito da parte dell’allenatore di aver preferito Grieco come spalla di Poesio al posto di Gomis: “L’ho fatto perché quando giochiamo con due uomini in mediana, Poesio e Grieco hanno un’intesa più consolidata rispetto a Gomis, che ha comunque saputo dare risposte positive finora. Avevo bisogno di maggiore esperienza contro questo avversario”.

Dario Primerano

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