Lo Sporting Club di Induno Olona nasce come centro sportivo del complesso residenziale di Via Previati ma, con il passare degli anni, si amplia e allarga i suoi orizzonti aprendosi anche al pubblico esterno. Due campi da tennis in terra battuta, un campo polivalente in erba sintetica, una palestra fornitissima dove si pratica il CrossFit e due campi da padel outdoor fanno parte della struttura nella sua interezza. Inoltre è presente nel circolo anche un bar/ristorante gestito egregiamente da Edoardo, dove si possono gustare ottimi aperitivi e all’occorrenza organizzare eventi.

Da poco più di tre anni la gestione del centro sportivo è in mano all’MBTennisteam che prende il suo nome dalle iniziali di Matteo Brusa, presidente dell’associazione sportiva dilettantistica e istruttore qualificato FITP in attesa di diventare maestro nazionale. Per conoscere meglio le dinamiche del club lo abbiamo incontrato e gli abbiamo fatto qualche domanda.

Matteo, innanzitutto vogliamo sapere come è nato il vostro progetto.
“Non ti mentirei se ti dicessi che è nato un po’ per caso. Il club è stato fino ad inizio 2020 sotto un’altra gestione finché, abbastanza all’improvviso, ho scelto di ritirarlo: è stato un fulmine a ciel sereno, una sfida importante per la mia carriera e la mia vita professionale. Se ci ripenso ora, a tre anni di distanza, sono orgoglioso e contento di aver fatto quel tipo di scelta. Nonostante i tanti problemi che abbiamo dovuto combattere e che stiamo ancora affrontando, il bilancio della nostra gestione sportiva è assolutamente positivo. Io do grande importanza al tennis ma anche padel e crossfit hanno rilevanza all’interno del nostro ecosistema. Va poi detto, ad onor del vero, che si può sempre migliorare e il nostro obiettivo è proprio questo”.

Se si parla di gestione sportiva mi viene in mente subito l’argomento scuola tennis.
“Esatto. È sicuramente uno degli aspetti a cui teniamo di più e curiamo maggiormente. Io sono arrivato allo Sporting nel 2017 e con la precedente gestione avevamo all’incirca 20 bambini; ad oggi, dopo il nostro arrivo, siamo ad una cinquantina abbondante di giovani giocatori iscritti a SAT e agonistica. È un buon traguardo per il tipo di bacino di utenza e di struttura che abbiamo, ma il focus nei prossimi mesi sarà sul miglioramento ulteriore di questi numeri, senza sacrificare la qualità e la passione che ci mettiamo quotidianamente. A mio parere lavoro, organizzazione e programmazione sono tre punti chiave della nostra possibile crescita”.

Restiamo sul tema scuola tennis. Per un buon insegnamento ci vuole uno staff qualificato. Ce lo presenti?
“Certamente, mi fa proprio piacere potervi presentare lo staff perché ritengo che siamo un gruppo unito e coeso. Oltre a me, che sono attualmente istruttore di secondo grado FITP ma sto attendendo di poter accedere al corso da maestro nazionale, ci sono Nicolò Mancuso (maestro nazionale FITP, ndr) e Davide Rodomonti (istruttore di secondo grado FITP, ndr). Per Davide il caso è un po’ particolare, essendo più un amico e collaboratore saltuario piuttosto che un vero e proprio maestro a tempo pieno, anche se il suo ausilio è sempre prezioso. Inoltre da settembre 2022 si sono aggiunti Eugenio Rossi (maestro nazionale FITP, ndr) e Davide Martignoni che mi aiuta soprattutto a livello gestionale. La parte della preparazione atletica è curata da un giovane ma di grande esperienza e con un grande curriculum come Sergio Cominelli (preparatore fisico di secondo grado, ndr) coadiuvato da Manuel Rossi. Concludiamo con mio fratello, Marco Brusa, istruttore di Padel. Ma credo che dopo avremo modo di parlarne (ride, ndr)”.

Certamente. Intanto concludiamo il nostro discorso sulla parte tennis. Quali sono le vostre squadre?
“Purtroppo con i nostri numeri non abbiamo moltissime squadre. I nostri agonisti fanno parte della squadra di D2 maschile, dove comunque possono confrontarsi con avversari di buon livello. Proseguiamo con una D4 maschile fatta per far muovere i primi passi nell’agonismo ai nostri prodotti del vivaio. Infine, per quanto riguarda sempre il vivaio e le squadre Under, abbiamo l’U14 maschile. Capisco che non sia impressionate come prospetto ma siamo sicuri che se continueremo a lavora bene e far appassionare nuove leve al tennis, il numero e la potenzialità delle squadre sarà sicuramente migliore. Non dimentichiamoci poi tutti quei bambini che partecipano al circuito del FITP Junior Program e cominciano a sperimentare esperienze con il tennis giocato e qualche partitella”.

Passiamo ora al padel. Spiegaci la scelta che avete fatto investendo su questo sport…
“Il discorso sul padel è molto più semplice di quanto uno si aspetti. Devo ringraziare sentitamente mio fratello Marco che ha deciso di investire in questo progetto. Abbiamo sostituito il campo centrale da tennis con due campi outdoor da padel. La decisione è stata forte, ma è stata fatta una scelta imprenditoriale che ci potesse rendere visibili su più fronti; Marco ha preso anche il brevetto FITP per insegnare e tiene le lezioni private su richiesta. Per ora i campi sono usati più per affittarli a gruppi di amici piuttosto che per una vera e propria scuola, ma anche qua abbiamo progetti ambiziosi, sempre dovendo dare un occhio attento al bilancio”.

Che sia tennis o che sia padel, avete intenzione di organizzare tornei nei prossimi mesi?
“Facciamo una premessa doverosa su questo argomento: prima dell’avvento della pandemia abbiamo sempre organizzato tante manifestazioni ed era un piacere e un onore ospitare qua da noi tanti giocatori di vario livello. L’idea è quella di organizzare un torneo di terza categoria FITP verso la fine della stagione. Poi, per quanto concerne il padel, organizzare un torneo FITP è un pochino complicato, dato che non avendo campi coperti non si è mai certi delle condizioni meteo e della buona riuscita del torneo, ma ci stiamo attrezzando anche per questo. Sono una persona a cui piace fare poche cose ma fatte bene, dunque penso che il progetto più fattibile e attuabile sia quello di continuare con i tornei interni e magari appoggiarsi alla piattaforma PlayTomic. Credo sia una buona occasione per farsi notare e fidelizzare chi è già nostro cliente”.

Concludiamo con una chiosa sui progetti futuri e le vostre ambizioni.
“Prima di tutto credo che la cosa più importante per la crescita del circolo sia proprio quella di trovare una stabilità. Abbiamo lavorato bene in questi anni e devo ringraziare il mio staff per la collaborazione e l’aiuto offertomi: abbiamo superato Covid, guerra e aumento dei costi di luce e gas. Siamo pronti e temprati per affrontarne di ogni (ride, ndr). Il mio mantra è quello di non fare il passo più lungo della gamba, Andare avanti poco per volta, fare le cose giuste con la giusta attenzione e il giusto ritmo. I risultati sono figli del lavoro e noi di lavoro ne abbiamo fatto tanto. Andando nel concreto credo che proprio l’aumento ulteriore dei numeri della scuola tennis, come detto prima, e la copertura dei campi da padel possano essere fondamentali. Senza dimenticare il CrossFit e la palestra, gestita scrupolosamente da Thomas, che sono attività importanti e su cui abbiamo investito. Ci sono vari pezzi da incastrare l’uno con l’altro e noi ce la metteremo tutta perché il puzzle venga perfetto”.

Filippo Salmini

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