Con dodici reti messe a segno dal suo arrivo alla Sestese nel mese di settembre, a campionato già iniziato, Luca Ferraro è ad oggi il giocatore più prolifico dei biancoazzurri. Ex Brusaporto con alle spalle altre stagioni in Serie D ed Eccellenza in diverse regioni italiane, l’attaccante classe 1997 è uno dei profili più esperti nella giovane truppa di Sesto Calende.

Attualmente in nona posizione con 34 punti, otto in meno dalla zona playoff e cinque in più dalla zona playout, il gruppo di mister Dossena si prepara per la parte conclusiva di un’annata scandita sia da prestazioni e vittorie importanti, sia da alcuni incidenti di percorso che hanno frenato (ma non fermato) la corsa e le ambizioni del club.

Cominciamo dal derby di domenica col Verbano. Pensi che il pareggio sia giusto? E come valuti la prestazione e reazione della squadra?
“Per come si era messa la partita, secondo me il pareggio è il risultato giusto. Ci siamo trovati in doppio svantaggio dopo soli venti minuti e di certo non era facile recuperare in quel modo fuori casa, su un campo difficile come quello del Verbano. A fine primo tempo eravamo già 2-2, ma l’espulsione di Truzzi ci ha condizionato e nel secondo tempo la sua assenza si è fatta sentire. Sebbene in dieci, penso che stessimo facendo meglio noi di loro, ma poi siamo passati di nuovo in svantaggio, direi immeritatamente. Ancora una volta, però, abbiamo trovato la forza di reagire: con le palle inattive ci siamo creati un’occasione importante e Marin è stato bravo a segnare quell’eurogol. È la dimostrazione che eravamo presenti, che ci abbiamo provato fino alla fine e che volevamo andarci a prendere quel punto con le unghie e con i denti”.

Con i tuoi dodici gol, sei al quinto posto nella classifica capocannonieri. Qual è stata la rete più significativa e/o più bella?
“Diciamo che sono soddisfatto ma non appagato, perché non mi accontento di questo bottino e spero di segnare il più possibile da qui a fine campionato, per me e soprattutto per la squadra. Come gol più bello scelgo quello al volo col Club Milano, mentre il più importante è stato forse quello della gara di andata col Verbano. Dal punto di vista personale mi era servito per sbloccarmi mentalmente, dato che da lì ho iniziato a segnare con più frequenza; dal punto di vista della squadra, ci aveva aiutato a prendere consapevolezza della nostra forza, anche se poi, in realtà. era iniziato un periodo no”.

Questa è la tua prima esperienza nell’Eccellenza lombarda. Visto che il calcio ti ha fatto girare parecchio per l’Italia e in diverse categorie, come ti sembra questo campionato rispetto agli altri?
“Penso che sia un campionato molto interessante perché ci sono ottime società e ottimi calciatori; è anche molto equilibrato, senza squadre materasso e con risultati sempre imprevedibili, e sicuramente dà a noi calciatori una grande visibilità. Oltre a questo, ho notato che nei campionati al sud si punta un po’ più sull’individualismo e sulla cattiveria agonistica, mentre qui al nord tendono a prevalere la tattica e il gioco”.

Domenica prossima vi aspetta un altro derby, quello contro la Vergiatese, ora solo tre punti più in basso. Visto l’ammucchiamento appena fuori dalla zona playout, quanto sarà decisiva questa partita?
“Tutte le partite da qui alla fine saranno decisive, ma questa ancora di più perché so bene quanto tutto l’ambiente a Sesto abbia a cuore questo derby. Noi daremo il cento per cento per riuscire a fare questo regalo alla società e soprattutto a noi stessi, dato che ogni settimana ci alleniamo al meglio per portare a casa i tre punti la domenica. E visto che è da due settimane che non arrivano, questa potrebbe essere l’occasione giusta per andarceli a prendere”.

Analizzando il momento, quali sono secondo te i punti di forza e di debolezza della tua squadra e dei vostri prossimi avversari?
“Per quanto riguarda la Vergiatese, sicuramente il loro punto di forza è l’attacco: ho visto gli highlights delle loro partite e devo dire che il loro mancino argentino, Moretti, è un ottimo giocatore che fa dei bei gol. Per quanto riguarda noi, la nostra forza è che abbiamo costruito un bellissimo gruppo dove c’è unione di intenti, che è la cosa più importante, e domenica dopo domenica stiamo migliorando anche sotto l’aspetto del palleggio e del gioco. Oltre a questa coesione, abbiamo anche una rosa molto ampia e chi va in panchina non è assolutamente inferiore a chi parte dall’inizio; anzi, come abbiamo visto domenica, chi subentra può darci una grossa mano e decidere addirittura la partita. Il nostro punto debole, invece, è che a volte non leggiamo bene certe situazioni. In novanta minuti raramente succede che fili tutto liscio, quindi dobbiamo riuscire a interpretare meglio i singoli momenti della gara”.

Passiamo a qualche dato statistico. Finora avete ottenuto 10 vittorie, 4 pareggi e 11 sconfitte. Cosa puoi dirci su questo alto numero di K.O.?
“Sicuramente c’è un po’ di rammarico per il cammino percorso fino ad oggi, perché basandomi sulle prestazioni delle ultime partite, posso dire in tutta onestà che siamo una squadra forte e che non ho visto nessuno superiore a noi. Penso, però, che i risultati negativi tra ottobre e dicembre abbiano pesato molto sulla stagione. È stato un periodo davvero sfortunato con tante assenze importanti; io fortunatamente non mi sono infortunato e ricordo che in campo, a parte me e Papasodaro, avevamo una squadra davvero molto giovane. Subivamo tantissimi gol, non riuscivamo a vincere e così abbiamo perso posizioni in classifica. Probabilmente, se avessimo fatto qualche pareggio in più in quei due mesi, ora saremmo già in zona playoff”.

Pensi che sia un traguardo ancora raggiungibile?
“Noi ci proveremo fino alla fine. Il campionato è ancora lungo e con nove partite da disputare ci sono in palio ventisette punti, quindi non è detta l’ultima parola. Il nostro obiettivo stagionale rimane quello, non ci tiriamo indietro. Ogni domenica scenderemo in campo per vincere, perché secondo me possiamo giocarcela con tutti. Il girone è talmente equilibrato che anche le squadre che stanno in alto possono perdere con le ultime, quindi penso che chiunque stia nella parte sinistra della classifica possa prendere parte alla corsa ai playoff. Noi ci crediamo e ci speriamo ancora, forbice di punti permettendo”.

Silvia Alabardi

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