Dopo le 25 reti della passata stagione e una salvezza conquistata con l’Aurora Uboldese all’ultima giornata, per Simone Maugeri si è presentata la possibilità di giocare al Saronno, opportunità importante per provare a vincere qualcosa.

L’attaccante ha alle spalle una carriera di tutto rispetto, dato che ha avuto la possibilità di giocare anche tra i professionisti, ma non ha avuto tante chance di lottare per il titolo. Le cose però quest’anno non sono andate per il meglio: nonostante il gol all’esordio, proprio contro la sua ex squadra, è sopraggiunto un digiuno durato ben ventuno giornate. Nonostante queste difficoltà, Maugeri si è trovato molto bene al Saronno e ha deciso quindi di rimanere a giocarsi le sue chance anche nella seconda parte della stagione.

Contro il Valle Olona il classe ’94 è riuscito finalmente a sbloccarsi, segnando la rete del definitivo 4-3. Tornare al gol è stata una liberazione per l’attaccante, che a causa di questo digiuno, ha faticato e non poco a rendere al meglio in questa stagione. Con questa rete Maugeri confida di essersi messo alle spalle le difficoltà: mancano sempre meno partite alla fine del campionato e l’attaccante spera di risultare decisivo per la vittoria del titolo.

Ripercorriamo insieme la tua carriera
“Fino a 19 anni ho giocato come professionista, tra la primavera del Torino, il Brescia e il Como in C1. Successivamente ho vestito le maglie di Olginatese e Borgomanero in Serie D. Volendo continuare con lo studio ho deciso di scendere di categoria: ho giocato tra Promozione ed Eccellenza a Uboldo, Meda, Vergiatese, Rho per poi tornare all’Aurora Uboldese l’anno scorso. Da quest’anno invece sono arrivato al Saronno”.

Cosa ti ha lasciato l’esperienza tra i professionisti?
“Porto sicuramente tanti ricordi molto belli. Ho condiviso la camera e lo spogliatoio con Cragno, Gomis, Parigini, Aramu, gente che ce l’ha fatta e questo non lo scorderò mai. Mi sarebbe piaciuto andare avanti tra i professionisti ma tra un po’ di sfortuna e la scelta di andare avanti con lo studio non è successo. Sono comunque contento del percorso che sto facendo e non ho particolari rimpianti”. 

Cosa ti ha spinto ad andare al Saronno?
“Arrivavo da una stagione fantastica dal punto di vista personale, ma con la squadra ci eravamo salvati soltanto all’ultima giornata. Ho scelto di venire qui per il progetto, che mi ha convinto fin dall’inizio e la qualità della squadra che si stava costruendo. Saronno è il luogo dove lavoro ed è vicino a dove abito; in più è una squadra in cui ha giocato mio papà e sapevo che gli avrebbe fatto piacere se fossi venuto qui anche io. Appena ho saputo che c’era l’interesse della società nei miei confronti sentivo che era la scelta giusta da fare “.

Dopo la stagione dell’anno scorso, ti aspettavi queste difficoltà dal punto di vista realizzativo?
“Quando sono arrivato sapevo che sarebbe stata più dura rispetto all’anno scorso. All’inizio eravamo tutti nuovi e c’è voluto del tempo per adattarci; in più c’è grande concorrenza. Sapevo non sarei stato più al centro dell’attenzione e coccolato, come invece mi succedeva l’anno scorso: per me era una nuova sfida. Devo dire che anche la sfortuna si è messa di mezzo: quando si è fatto male Brighenti, mi sono infortunato anche io, non potendo così sfruttare i minuti che avrei avuto a disposizione. Nonostante il brutto anno dal punto di vista personale, sono molto contento della scelta che ho fatto: qui mi sto trovando benissimo e la squadra sta facendo un ottimo campionato. Per questo motivo ho deciso di rimanere a gennaio”.

Nella scorsa giornata hai segnato la rete decisiva per la vittoria della squadra: pensi possa essere il gol che svolta la tua stagione?
“Vivo il gol come se fosse quotidianità e non segnare per così tanto tempo è stata una vera e propria sofferenza. Non trovare il gol si è trasformato in un limite mentale importante: anche quando avevo a disposizione tanti minuti non riuscivo a fare le scelte giuste e di conseguenza a giocare come so. Sono molto contento di essermi sbloccato, soprattutto perché in una partita sempre ad inseguire non era facile portare a casa i tre punti. Spero che questo possa essere il punto di svolta per il mio campionato”. 

A proposito del gol vittoria, quanto è stato importante vincere questa partita per voi?
“Un pareggio non sarebbe stato una tragedia, sette punti di vantaggio rimangono tanti, ma sicuramente non vincere per due partite di fila avrebbe potuto toglierci qualche certezza. Prima della partita il mister ci ha parlato della stagione come se fosse divisa in tappe: questa era molto importante e siamo molto contenti di essere riusciti a superarla con una vittoria”.

C’è ancora qualche sassolino che vuoi provare a toglierti dalle scarpe?
“In carriera ho sempre fatto gol, ma a livello di squadra non ho mai raccolto grandissime soddisfazioni. Certamente mi piacerebbe vincere il campionato quest’anno e se dovessi riuscirci, automaticamente l’obiettivo sarebbe rivincere un trofeo. Ci sono tantissime variabili per l’anno prossimo, ma a prescindere da quello che sarà il mio futuro, mi vorrei ritrovare nelle condizioni di poter vincere qualcosa “.

Cosa ti aspetti da questo finale di stagione?
“Come squadra c’è tanta voglia di vincere il campionato e farlo il prima possibile. Dobbiamo continuare sul percorso che abbiamo intrapreso e cercare di dare il massimo negli allenamenti per avvicinarci alla vittoria finale. Dal punto di vista personale spero di avere più spazio e riuscire a risultare più decisivo”.

Giovanni Enrico Civelli 

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