La salvezza è ad un passo e nonostante gli alti e bassi il Rugby Varese ha conquistato delle ottime vittorie ed ha fatto molti passi avanti rispetto alla stagione precedente. Dall’anno scorso molto è cambiato nella categoria seniores, che ha visto l’arrivo di coach Mamo insieme a quello di una decina di atleti provenienti dal Malpensa Rugby. Uno di questi è il mediano di mischia Riccardo Legnani. Classe ’97, Legnani ha speso ben sette stagioni tra le fila del Malpensa, dove ha militato dal 2013 al 2021.

La ripresa del club gallaratese purtroppo non è mai arrivata dopo il Covid e, come tanti altri, Legnani si è spostato a Varese. La voglia di giocare era ancora troppo grande, così Riccardo ha accettato questa sfida, che lo ha portato a mettersi alla prova in un’altra categoria. Infatti, Legnani ha fatto il suo esordio in Serie B ad ottobre, nella prima gara stagionale del Varese contro i sardi del Capoterra e dal quella gara ha avuto molte occasioni  per confrontarsi con un livello più elevato, contro squadre mai affrontate in precedenza e diretti avversari d’esperienza. Fare un salto di qualità non è semplice, soprattutto quando si veste il numero nove, ma Riccardo sta dando il suo contributo alla squadra e vuole continuare la sua crescita sia a livello individuale che a livello di gioco

È lo stesso Legnani a raccontarci come ha vissuto i suoi primi passi nel nuovo gruppo biancorosso, oltre ad esporre il suo giudizio su un campionato per lui nuovo e stimolante come la Serie B: “Arrivare qui a Varese è stato un bel cambiamento per noi del Malpensa: non avevamo una squadra né un campo dopo gli stop dovuti alla pandemia. Siamo rimasti molto contenti della chiamata del Varese. Mi aspettavo una squadra seria, giovane e qui ho trovato davvero un bel gruppo ed un ottimo allenatore. Le nostre aspettative sono state pienamente rispettate, qui c’è una bella struttura e siamo molto stimolati. In squadra c’è molta competizione, si impara molto dai compagni, anche da quelli più giovani. C’è un bel clima e sono tutti molto disponibili“.

L’anno rugbistico che stiamo vivendo è davvero belloprosegue il mediano del Varese -. Il livello è molto più alto rispetto alle categorie sottostanti e ogni partita ti mette a dura prova. Personalmente mi sto divertendo molto. Sto migliorando, gli allenamenti sono intensi e come dicevo prima c’è molta competizione. Abbiamo ottenuto delle vittorie importanti e abbiamo ancora delle partite per toglierci altre soddisfazioni. Il gruppo è molto affiatato e anche nelle partite si vede. Ricordo che a inizio campionato stavamo giocando in casa contro la Union, una partita molto fisica e intensa. Io, dopo aver giocato le prime due partite da titolare, vista l’assenza di Jack (Sacchetti, ndr), contro l’Union entravo dalla panchina. Ero molto teso ma fin da subito la squadra mi ha dato fiducia, mi ha caricato. Arrivo da una categoria più bassa e magari a volte ti passano per la testa dei pensieri che ti mettono pressione e tensione, ma appena sono entrato Giacomo, che invece usciva, mi ha abbracciato e in un attimo tutto è passato. Poco dopo sono andato verso gli altri, verso la mischia e nonostante la stanchezza erano lucidi e mi hanno subito incoraggiato. Sono queste le cose che ti fanno sentire a casa, non ho mai avuto così tanta voglia di impegnarmi nel complesso“.

Stefano Sessarego

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