Formalmente la stagione sportiva 2022/23 non è ancora finita visto che scadrà il 30 giugno ed gli accordi stipulati in questa fase entreranno in vigore a partire da luglio. È bene ripeterlo perché, presi dall’enfasi del momento, in tanti lo dimenticano essendo (giustamente) già proiettati alla prossima annata o per confermare quanto di buono fatto o per riscattare i passi falsi commessi. È sicuramente quest’ultimo il caso del Città di Varese, visto che i biancorossi hanno ben più di qualcosa da farsi perdonare.

La retrocessione sul campo evitata a tavolino è andata ormai in archivio e Antonio Rosati ha preso le redini del progetto tecnico: via Alessandro Merlin e dentro Davide Raineri (avvicendamento anche a livello comunicativo con Michele Marocco che ha sostituito Vincenzo Basso), preludio al prossimo innesto in panchina con il nome Roberto Gatti ancora in pole (ma occhio a possibili sorprese). Tecnicamente la società non ha ancora ufficializzato l’addio di Gianluca Porro, nome particolarmente caro alla piazza, ma difficilmente sarà lui a guidare il Varese. Da definire, inoltre, chi sarà il nuovo presidente visto che Stefano Amirante potrebbe diventare il nuovo Direttore Generale.

Sistemate le “pratiche burocratiche”, Raineri avrà dunque campo libero per allestire il Città di Varese 2023/24 in sinergia con il nuovo mister per dare immediatamente forma ad un progetto in grado di risultare vincente fin da subito sul campo. La nomina dell’ex Caronnese ha spaccato inevitabilmente i tifosi: gli scettici da una parte puntano il dito sulla pesante retrocessione dei rossoblù,  gli ottimisti dall’altra puntualizzano come il budget risicato messo a disposizione dalle parti di Caronno non abbia certo facilitato il compito. Di sicuro avere alle spalle maggiori risorse economiche facilita non poco il lavoro di un direttore sportivo e Raineri avrà dunque l’occasione di mettere in luce le proprie qualità in una piazza storica e ambiziosa come Varese. Nella futura conferenza stampa di presentazione lo stesso DS potrebbe dare una prima risposta in tal senso delineando una bozza di strategia operativa che, al momento, sembrerebbe poter portare parecchi giocatori lontano da Varese.

Raineri, come da tradizione, parlerà con tutti i giocatori per capire i margini di manovra e poi farà la consueta cernita tenendo conto che, con la riforma relativa alle quote Under, il prossimo anno sarà ancor più fondamentale avere un occhio di riguardo nei confronti dei giovani: regolamento alla mano ogni società avrà l’obbligo di schierare un giocatore del 2003, due del 2004 e uno del 2005.

Di certo, già la nomina del prossimo allenatore potrebbe indirizzare il mercato in una direzione piuttosto che in un’altra e la scelta tecnica in panchina determinerà anche la formazione dello staff: se da una parte non è da escludere una riconferma in blocco, dall’altra è altrettanto possibile un drastico cambio. Neto Pereira, ottenuto il patentino da allenatore, potrebbe infatti tentare un’avventura in solitaria, considerando però che la sua permanenza in biancorosso sarebbe molto gradita e da diversi fronti. Il preparatore atletico Paolo Bezzi non manca di apprezzamenti da tutto il mondo della Serie D, così come Angelo Castelli: il preparatore dei portieri sembrava potesse accasarsi al Sant’Angelo insieme a mister Achille Mazzoleni (riformando così il binomio già visto alla Castellanzese e alla Casatese), ma i lodigiani hanno definito proprio ieri l’intero staff tecnico. Lo scacchiere biancorosso è pronto e le pedine si muovono: presto il Città di Varese inizierà davvero a prendere forma.

Matteo Carraro

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