Nonostante la sconfitta subita in Coppa Italia sia un ricordo ancora vivo, ora Giulia Gozzi si concentra sul resto della stagione: dapprima le prossime uscite con la Youth League e successivamente la rincorsa ai playoff con l’A1.

Durante la stagione c’è stato un déjà-vu dell’anno passato, dove dopo un inizio in salita avete infilato diverse vittorie consecutive: al di là del calendario complicato pensi che ci sia qualche altro fattore che ha influito?
“Credo che questo sia dovuto principalmente al calendario difficile: all’inizio abbiamo affrontato tutte le squadre più blasonate, come Brixen, Ferrara ed altre formazioni che non ci hanno permesso di ottenere punti. Non avendo cambiato quasi nulla dall’anno scorso, tranne il rientro di Barbosu che già conosceva la squadra e quindi non ha avuto nessun problema ad inserirsi, non posso pensare che sia dovuto ad allenamenti o altro. Sicuramente ci sono partite che avremmo potuto vincere, ma ci sono squadre con più esperienza ed è un fattore non trascurabile”.

Una risalita che vi ha portato alla qualificazione in Coppa Italia, è stato un traguardo inaspettato oppure era un obiettivo?
“Io cerco di dare il massimo e di vincere ogni partita, anche contro squadre più blasonate. La Coppa Italia era un obiettivo minimo perché, dopo il girone d’andata, eravamo a due punti dai playoff e ce lo eravamo meritate con quanto messo in mostra sul campo. Si sarebbe potuto fare di più, ma con i se e con i ma non si arriva da nessuna parte”.

Restando sulla Coppa Italia, pensi che si sarebbe potuto fare qualcosa in più oppure ti ritieni soddisfatta della squadra?
“Io sono una perfezionista, quindi non sono mai soddisfatta. Contro Bressanone avremmo sicuramente potuto fare qualcosa in più, anche perché ce la siamo sempre giocata alla pari in campionato. La semifinale avrebbe dato morale, ma contro Pontinia sarebbe comunque stato molto difficile. Non sono soddisfatta perché ce la saremmo potuta giocare meglio”.

Sei stata nominata MVP della partita: era più la gioia del premio o il rammarico per l’eliminazione?
“Siamo una squadra: la prestazione personale può aiutare a vincere, ma ci sono rimasta veramente male per la sconfitta. Essere stata premiata è sicuramente una bella sensazione, ma brucia ancora”.

Tornando al campionato, invece, siete ancora in lotta per un posto ai playoff. È un obiettivo in cui credete?
“Diciamo che ora siamo rimaste un po’ indietro perché Brixen e Padova hanno vinto partite contro squadre superiori a loro, ma penso che dobbiamo concentrarci per dare il nostro massimo con un finale di stagione sulla carta favorevole. Noi cercheremo di vincere tutte le partite, poi alla fine del campionato tireremo le somme e capiremo dove avremmo potuto far meglio”.

Su cosa state lavorando in questa sosta di due settimane?
“Con l’U20 in mezzo, con cui avremo la terza fase della Youth League, stiamo riprendendo un po’ di tattica e tecnica, ma il focus è sulla squadra che giocherà nel weekend: durante l’anno non possiamo lavorare tanto e quindi questi giorni sono preziosi per provare la squadra”.

Cosa ti aspetti da questa tre giorni di Youth League?
“Bisogna considerare che noi siamo le campionesse uscenti e che la squadra non è cambiata. Contro Mezzocorona sarà una partita difficile, dove affronteremo una delle migliori formazioni in Italia. In questi tre giorni dobbiamo dare il massimo perché, pur giocando quasi tutte in A1, qui ci sono meccanismi diversi. Sarebbe bello vincere per arrivare col morale alto alle finali e provare a ripetere quanto fatto negli ultimi due anni”.

Al rientro affronterete Teramo cosa ti aspetti dalla partita?
“Teramo è un campo complicato ed in casa hanno dimostrato di poter essere temibili. Dovremo solo concentrarci su di noi e cercare di dare il massimo”.

Andrea Vincenzi

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