Non solo Final Four. Si sapeva e, difatti, il weekend alla Acinque Ice Arena è iniziato presto all’insegna del Para Ice Hockey con l’allenamento della Nazionale italiana guidata da coach Mirko Bianchi. Prima tappa del progetto Adaptive Winter Sport fortemente voluto da Fondazione Milano Cortina 2026 per promuovere la pratica sportiva tra le persone con disabilità, a sua volta parte del programma education dei Giochi Olimpici e Paralimpici 2026.

Proprio in vista della kermesse olimpionica, la rinnovata struttura di via Albani, come ribadito a più riprese anche dalle Istituzioni, rappresenta un modello di riferimento che dovrà far scuola negli anni a venire e, pertanto, non si è esitato a valorizzare il Palaghiaccio varesino impreziosendolo con eventi imperdibili tra cui non poteva mancare lo sledge hockey.

Atleta e portavoce del progetto Adaptive Winter Sport nella Road to the Games 2026 è Andrea Macrì (Paralympic Games Specialist di Fondazione Milano Cortina 2026) che, al termine dell’allenamento, spiega: “L’obiettivo è quello di promuovere le discipline Paralimpiche tra le Federazioni, in questo caso la FISG, ma chiaramente avere la possibilità di giocare in casa le prossime Olimpiadi rappresenta una grandissima occasione per la FISIP (Federazione Italiana Sport Invernali Paralimpici) e l’augurio è che questi tre anni fungano da trampolino di lancio. Il Comitato ha già organizzato due campus e la strada, per quanto il percorso sia ancora lunghissimo, è quella giusta“.

Inclusività. Un concetto di fondamentale importanza che Macrì sposa con decisione: “Lo sport deve essere per tutti e lo scopo di Adaptive Winter Sport è proprio quello di promuovere l’inclusione per far sì che lo sport diventi per tutti. Non possiamo riuscirci da soli e non tutti hanno le possibilità di praticarlo, ma è importante anche solo avvicinarsi a questo mondo per trarne beneficio“. Sport a 360° ma, ovviamente, per quel che riguarda Macrì (nella foto a destra), una predilezione per lo sledge e il difensore azzurro conferma: “Il Para Ice Hockey è una delle discipline più dinamiche nonché una delle pochissime di squadra nel contesto Paralimpico invernale: è uno sport di squadra veloce, avvincente, appassionante e diverte che unisce meglio di qualsiasi altra cosa“.

Dopo il quarto posto a PyeongChang 2018 e il quinto posto a Pechino 2022, è arrivato il momento per l’Italia di conquistare il podio a Milano-Cortina 2026? Purtroppo siamo già molto in ritardo a livello di reclutamento – spiega Macrì – e non abbiamo un bacino d’utenza paragonabile a quello di altri Paesi. Siamo un gruppo piccolo, ma ambizioso e la nostra storia lo dimostra: l’Italia a Torino 2006 era la squadra materasso, ma quel gruppo ha creato un movimento che ci ha portato a giocarci un Bronzo. I prossimi tre anni saranno fondamentali ma, al di là del risultato sportivo, la cosa più importante è crescere tutti insieme avvicinando quante più persone possibili. Questa sarà la vera vittoria di Adaptive Winter Sport“.
Di seguito il comunicato ufficiale di Fondazione Milano Cortina 2026:

Allenatori di hockey sul ghiaccio provenienti da tutta Italia sono giunti al Palaghiaccio di Varese per imparare le tecniche di allenamento utilizzate per preparare gli atleti con disabilità, in particolar modo quelli del para ice hockey. L’iniziativa, organizzata dalla Federazione Italiana Sport Ghiaccio, si inserisce nell’ambito del progetto Adaptive Winter Sport di Milano Cortina 2026 per promuovere l’inclusione attraverso lo sport e diffondere quindi la cultura Paralimpica.

L’INIZIATIVA
La giornata di preparazione si è aperta con l’intervento di Andrea Macrì, atleta di para ice hockey che, in rappresentanza di Milano Cortina 2026, ha illustrato i pilastri del progetto Adaptive Winter Sport. Si è poi passati dalla teoria alla pratica con una mattinata di allenamento che ha visto scendere in pista le stelle della nazionale italiana di para ice hockey guidata dall’Head Coach Mirko Bianchi.

IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA
Nel pomeriggio coach Bianchi ha illustrato ai colleghi i principi di base del para ice hockey e le tecniche per lavorare al meglio con gli atleti con disabilità che per la prima volta si approcciano a questo sport. Il testimone è quindi passato al preparatore atletico della Nazionale Italiana Terry Rosini, che ha illustrato le differenze nella preparazione degli atleti Olimpici e Paralimpici. Il corso si è concluso con gli interventi di John Parco (responsabile sviluppo hockey giovanile italiano) e di Torgny Bendelin (supervisore sviluppo hockey giovanile italiano) che hanno parlato delle prospettive del movimento del Para Ice Hockey italiano in vista delle Paralimpiadi di Milano Cortina 2026, in programma dal 6 al 15 marzo 2026

FONDAZIONE MILANO CORTINA 2026
L’obiettivo della Fondazione Milano Cortina 2026, in accordo con il Comitato Olimpico Internazionale (CIO), il Comitato Paralimpico Internazionale (IPC), il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), il Comitato Italiano Paralimpico (CIP), le Città di Milano e di Cortina d’Ampezzo, la Regione del Veneto e la Regione Lombardia, le Province autonome di Trento e Bolzano, è quello di pianificare, organizzare, finanziare e realizzare i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina nel 2026. Istituita il 9 dicembre 2019, la Fondazione Milano Cortina 2026 è guidata dal Presidente Giovanni Malagò e dal CEO Andrea Varnier. I Giochi Olimpici e Paralimpici sono il più grande evento sportivo al mondo, con un impatto mediatico senza precedenti.

Matteo Carraro

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