Tutto pronto per il ritorno del grande Nuoto Sincronizzato. Domani infatti, giovedì 23 febbraio a Riccione, prenderanno il via i Campionati Assoluti Invernali di nuoto sincronizzato e la Busto Nuoto Sincronizzato del Presidente Renato Borroni sarà grande protagonista della manifestazione, intenta a cercare di replicare e magari anche migliorare, i grandi successi della scorsa annata.

La competizione di quest’anno sarà più che avvincente che mai perché tante saranno le novità presenti. La prima grande nuova regola è che le atlete saranno giudicate con il nuovo regolamento World Aquatics (la federazione internazionale). Una novità a livello mondiale e che prevede l’abolizione della valutazione totalmente soggettiva data all’esercizio, che rimarrà però sempre componente del voto della giuria in abbinata alle difficoltà e agli elementi obbligati dichiarati pre gara dalle coach card.

A questa si affianca, a differenza degli scorsi anni, la presenza in acqua delle squadre dei corpi militari. Tra di essi rientra ad esempio Gemma Galli, che gareggerà sia per la Busto Nuoto Sincronizzato che con le compagne della Marina Militare.

Le novità però riguardano anche e soprattutto la Busto Nuoto Sincronizzato, che si presenterà per la prima volta in acqua con un atleta maschio, Claudio Bongiovanni (che frequenta l’Istituto Aeronautico Vinci di Gallarate), nel solo maschile, che permetterà poi alla società bustocca di prendere parte anche alla specialità del duo misto, dove gareggerà insieme ad Anna Torreggiani. Non solo però, perché le draghette porteranno in acqua anche una squadra totalmente composta da junior, pronta a fiancheggiare le senior.

Il programma prevede l’inizio giovedì 23 febbraio con le eliminatorie del duo misto, del duo femminile e del solo maschile. Si proseguirà poi venerdì 24 con le eliminatorie del solo femminile e a squadre. Nel weekend, poi, ci saranno le gare decisive: sabato gli obbligatori dei due gruppi e le finali del duo femminile e del duo misto; domenica la finale a squadra e quelle del solo femminili e maschile.

Di tutto questo abbiamo parlato con Beatrice Amadei, che ci racconta come la truppa bustese arriva alla manifestazione e che ci regala un pensiero per la sua amica Costanza Brogioli.

Beatrice, intanto, quest’anno lei non sarà presente come atleta ma bensì come allenatrice. Quali sono le sensazioni ai suoi primi Assoluti fuori dall’acqua?
“Devo dire che sono tanto entusiasta quanto tesa. Il fatto di vedere le mie compagne dello scorso anno gareggiare senza potergli dare una mano in acqua non sarà affatto semplice, però devo dire che sono molto carica per questi campionati e per certi versi sono anche molto cuirosa di scoprire com’è vivere una gara del genere da fuori. In più, quest’anno, ci saranno tante novità che aumentano ancor di più la curiosità e l’attesa per questi campionati”.

Ecco, proprio le tante novità. La prima è il nuovo regolamento World Acquatics, che elimina la valutazione puramente soggettiva dell’esercizio: cosa cambia?
“E’ una norma che è stata inserita per rendere sempre più oggettiva la valutazione dell’esercizio. In pratica, quello che cambia è che prima di scendere in acqua vengono rese note le difficioltà e gli elementi che poi gli atleti dovranno riprodurre durante la loro performance. Per la valutazione ci saranno dei controlli speicifici, designati per questo. Insomma, si perde un po’ l’effetto sorpresa ma aumenta moltissimo il livello di precisione con cui si dovrà eseguire l’esercizio e l’attenzione con cui verrà valutato dai giudici”.

Altra novità di quest’anno sarà la presenza delle atlete dei corpi militari..
“Esatto. Gli altri anni non erano presenti perchè impegnati nella preprazione di Olimpiadi e Mondiali, mentre quest’anno ci saranno. Sicuramente la loro presenza alza il livello, penso che i primi posti della classifica saranno loro. Sarà difficile ripetersi soprattutto per questo, però noi ci proveremo con tutte le nostre forze. Penso che la nostra sfida primaria rimarrà con Savona. Al di là del risultato però, il nostro primo obiettivo è quello di fare un’ottima prestazione”.

Novità generali e vostre come società. Per la prima volta vi presentate con un atleta maschio…
“Sì esatto. Claudio Bongiovanni, in prestito da Catania, gareggerà nel solo maschile e nel duo misto con Anna Torreggiani, portandoci così per la prima volta ad essere presenti in queste due specialità”.

Nuovo approdo che sa tanto di stimolo importante..
“Esattamente. C’è dietro un lavoro diverso rispetto al solito- Eravamo abituate a lavorare solo con atlete donne prima di quest’anno, quindi mettersi in gioco, allenando anche un ragazzo, è stato davvero istruttivo”.

In più quest’anno come seconda squadra porterete una formazione composta totalmente da nuotatrici junior, giusto?
“Giusto. Per loro sarà una bellissima opportunità per fronteggiarsi con un livello come quello degli Assoluti. Devono viverla come una bellissima esperienza a livello tecnico ma anche emotivo. Speriamo che facciano bene, poi tutto quello che arriverà a livello di risultati sarà qualcosa di guadagnato. E’ chiaro che il massimo sarebbe conquistare la finale di categoria, vediamo cosa può succedere, dipende anche come saranno le altre squadre e cosa potrà accadere con il nuovo regolamento”.

Andando invece sulla squadra senior, come arrivano le ragazze a questi Campionati?
“Anche per la loro preparazione non è stata semplice, perché abbiamo dovuto cambiare molto nella costruzione dell’esercizio, apportando diverse modifiche nel corso di questi mesi per cercare di presentarci al meglio. Dovranno scendere in acqua con un po’ più di attenzione rispetto agli scorsi anni. Sono sicura però che anche loro vorranno fare il meglio, giocandosi qualcosa di bello ed importante a livello di risultati”.

Facendo un passo indietro, le chiedo come ha vissuto tutto quello che è successo a Costanza Brogioli?
“Sicuramente ho vissuto tutto malissimo non avendola vicino a me ed avendo solo notizie a spizzichi e bocconi da persone diverse, soprattutto nel primo periodo. Fin da quando era ad Aruba dopo l’incidente ci siamo sentite e quando è arrivata in Italia sono andata subito a trovarla. In queste settimane ci siamo viste e sentite, anche fino all’altro giorno poco prima che partisse. L’ho vista bene fisicamente e soprattutto mentalmente. E’ chiaro che un po’ di paura per questa ripartenza c’è, sia da parte sua che mia, però penso sia giusto riprenda il filo dove si era interrotto. Tornare ad Aruba è un po’ la chiusura del cerchio per lei dopo tutto quello che è successo”.

Alessandro Burin

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