Olimpia Milano o Virtus Bologna? La scelta sembra ormai fatta per Guglielmo Caruso. Il lungo campano, infatti, sarebbe sempre più intenzionato ad accettare l’offerta dei meneghini in vista non solo della prossima stagione ma più in generale del suo futuro.

Una scelta frutto della grandissima stima, mai nascosta anzi dichiarata anche pubblicamente, in primis di Ettore Messina, che considera il numeo 30 biancorosso come uno dei migliori prospetti azzurri in circolazione. In secundis poi, proprio per tale motivo, c’è la valutazione di tutta la dirigenza meneghina, che valuta Caruso come un colpo da non fallire in ottica italiani in roster, giudicato come il sostituto perfetto di Paul Biligha, ormai in fase calante di carriera.

D’altronde si sa, giocatori italiani veramente forti in giro, è sempre più difficile trovarli e per questo Caruso ad oggi rappresenta un proflio di giocatore da non farsi scappare per le big del campionato, che necessitano di forze fresche azzurre e di sicuro affidamento per le varie competizioni dell’annata sportiva.

E’ chiaro che, in tutto questo, la Pallacanestro Varese prova a giocarsi una carta a proprio favore, ovvero la possibilità di trattenere Caruso almeno ancora un anno con la formula del prestito. Prestito però, possibile solo nel caso in cui Varese giochi una coppa europea (BCL o Eurocup), ipotesi ad oggi molto complicata come spiegato qualche giorno fa.

Opzione che permetterebbe a Varese non solo di poter contare ancora su Caruso per una stagione, quanto di avere molto più tempo per cercare un altro giocatore del suo calibro e profilo sul mercato.

Si profila quindi un sempre più probabile addio di Caruso a Varese, anche se l’annata appena passata ha avuto due volti per il lungo campano: molto bene i primi mesi, più in ombra i secondi ed una discontinuità nelle prestazioni che, nonostante la grande crescita mostrata durante la stagione, chiusa con 9.2 punti e 3.8 rimbalzi di media, farebbe pensare che almeno un altro anno per formarsi, crescere e consacrarsi definitivamente, proprio ai piedi del Sacro Monte, possa essere la scelta migliore per Willie.

Queste però sono considerazioni che vengono fatte dall’esterno, perché si sa che quando chiama una squadra come Milano, che offre prospettive, palcoscenici e stipendio di ben altro livello rispetto a quelle attuali di Varese è davvero dura rifiutare, anche se il rischio di passare più tempo in panchina che in campo è alto ma le ambizioni di ogni giocatore vanno ben oltre le carte sul tavolo dell’estate, un po’ come fu per Ruzzier un paio di anni fa prima di approdare alla Virtus Bologna, augurando che eventualmente a Caruso possa andare meglio.

Alessandro Burin

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui