Match a porte chiuse e tifosi costretti a non poter vedere una delle migliori partite, a livello di prestazione, del Città di Varese targato Luciano De Paola che, al netto dell’impegno profuso sul rettangolo verde, non va oltre lo 0-0 contro una solida Casatese. Punto che serve a poco in ottica salvezza (dodicesimo posto a otto punti di distanza) ma che può dar morale alla squadra in vista delle prossime uscite, a cominciare dallo scontro diretto di domenica prossima in casa della Real Calepina.

Morale che viene rafforzato dal sostegno alla squadra che si respira online con gli utenti biancorossi che non mancano di dimostrarsi vicini alla squadra non perdendo occasione di bacchettare la società con il commento di Enrico Longobardi che inaugura il lunedì varesino: “Ragazzi voto 10. Società voto 0“. “Senza pubblico – punge Mario Trevisi… è quello che vogliono… ci stanno riuscendo alla grande…“. Se Stefano Amirante è stato bersaglio dei cori della curva (radunata fuori dai cancelli) durante il match, al presidente non va meglio online. “Grande prestazione dei ragazzi – scrive Andrea Catella, ma la coperta è corta, anzi cortissima… così non si può mai vincere!! Un colpevole (tra i tanti)?: IL PRESIDENTE… VATTENE“.

Finalmente una squadra viva, che crea – commenta Enrico Bellorini. Certo, ad avere una punta di ruolo…“. Francesco Broggini gli dà corda (“Senza punte non si va da nessuna parte“), ma sono in tanti a porre enfasi sull’assenza di un vice-Ferrario e Vittorio Ballerio dà la sua spiegazione: “Non abbiamo la punta perché la società ha dato la stagione per finita già a dicembre, serviva un esterno veloce che saltasse l’uomo e invece è arrivato un panchinaro del Borgosesia che non gioca manco se siamo in 11 contati. Basta questo per sintetizzare il mercato“.

Giacomo Redaelli pone l’attenzione su un dettaglio che sulla carta può essere considerato secondario, ma che scalda i cuori varesini più di qualsiasi cosa: “Ma perché noi in casa giochiamo in verde e gli ospiti in biancorosso? Tutto fatto a caso quest’anno… vergognatevi!!“.

Qualche tifoso prova a guardare il bicchiere mezzo pieno (due pareggi consecutivi che se non altro muovono la classifica e, soprattutto, due match senza subire reti), ma Ettore Segic puntualizza: “Due pareggi sono meglio che due sconfitte, ma nella situazione vergognosa in cui siamo PER SALVARCI DOBBIAMO VINCERE!!!! Bisogna svegliarsi, non la squadra ma la società ovviamente, una maglia importante come quella biancorossa rovinata e umiliata“.

Il match di oggi, a prescindere da tutto, dimostra che la squadra, se punta sull’orgoglio, sa reagire. Il Città di Varese non potrà certo competere per il titolo, ma non vale nemmeno l’attuale classifica: la possibilità di risalire c’è e dovrà essere perseguita fino alla fine. I tifosi sono a favore dei giocatori, ma il rapporto con la presidenza di Amirante è inevitabilmente compromesso e difficilmente sarà sanato. Non resta che attendere.

Matteo Carraro

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