Archiviata la convenevole conferenza stampa di presentazione, in mattinata l’HCMV Varese Hockey ha voluto fare gli onori di casa presentando, proprio alla Acinque Ice Arena (già in fermento), le Final Four di Coppa Italia che da domani (fino a domenica sera) catalizzeranno l’attenzione di Varese.

Al fianco del presidente Carlo Bino non poteva mancare la presenza di coach Claude Devèze e di Michael Mazzacane, uno (tra i tanti) dei giocatori simbolo dei Mastini che ha contribuito in maniera sostanziale all’accesso dei gialloneri alla fase finale grazie alla tripletta messa a segno contro Bressanone.

Ad aprire le danze è proprio il “Doc” che ci introduce al clima all’interno dello spogliatoio: “Siamo entusiasti e consapevoli dei nostri mezzi: per noi è un sogno essere qui e vivere un’esperienza del genere nella nostra casa dopo anni di sacrifici. Il nostro percorso? All’inizio è stato quasi un shock trovarci davanti a tutti questo pubblico perché non eravamo più abituati: siamo partiti in sordina, ma siamo cresciuti in fretta e i risultati sono arrivati. Vincere aiuta a vincere, ma da domani sarà tutto diverso e in quei 60’ dovremo dare tutto”.

Linea sposata dal coach che, in primis, sottolinea: “L’empatia tra squadra e pubblico che c’è qui non l’ho mai trovata da nessuna parte: me n’ero già accorto due anni fa, ma quest’anno è tutto diverso e lo vedo negli occhi di tutti. A volte si sottovaluta l’importanza della spinta del pubblico e mi inorgoglisce guardare negli occhi i tifosi e capire quanto amino questa squadra. Più importanti i dettagli tecnici o mentali? A questo punto della stagione ciò che conta è la testa e il cuore, senza dimenticarsi la volontà di divertirsi”.

Devèze strappa un sorriso ai presenti rispondendo in maniera diretta alla domanda: qual è la squadra che temi di più?La mia”. Sul prossima avversario, l’Appiano, aggiunge: “Non è il momento di cambiare. Sicuramente modificherò alcuni dettagli, ma non ci saranno stravolgimenti. Conosciamo bene i Pirati e sarà fondamentale approcciare il match con la testa giusta: di sicuro la partita di domani non sarà come quella di settimana scorsa in cui abbiamo vinto 9-2”.

La mentalità step-by-step del coach è passata alla squadra? “ – risponde senza esitazioni Devèze –. Mi aspettavo di partire piano per poi accelerare a stagione in corso e mi ha fatto piacere vedere il cambio di mentalità dei ragazzi. Abbiamo raggiunto uno step, ma non ancora quello finale, un traguardo che raggiungeremo con i prossimi obiettivi”. Piroso (uscito malconcio dalla sfida con Bressanone) a rischio? Lo stiamo valutandorisponde Carlo Binoma, conoscendolo, sono sicuro che ci sarà e darà il 101%: mi ha detto, scherzando, di essere un elefante e che per abbattere un elefante serve un kalashnikov, non basta una pistola”.

La chiosa finale non poteva che spettare proprio al presidente: “Condivido la responsabilità di questo evento con persone fantastiche cui posso solo dire grazie. Sapevamo che Varese ha il giallonero nel sagnue e bastava una scintilla per far esplodere la passione: così è stato e il nostro orgoglio è aver riempito il Palaghiaccio. La cosa bella del nostro mondo è che tutti sono sulle stesso piano e ognuno fa il suo in maniera egregia: siamo nati a maggio e, guardandomi indietro, direi che fin qui abbiamo fatto un buon lavoro. Mi aspettavo di essere qui? Di sicuro avevamo in mente di raggiungere le Final Four; forse non pensavamo di riuscire ad organizzarle”.

Sul futuro, Bino aggiunge: “Non mancano obiettivi lungimiranti, ma più alzi l’asticella più devi strutturarti e nei nostri piani c’è la volontà di fare le cose al meglio; per questo motivo annuncio con orgoglio l’ingresso nella nostra famiglia di Privitera, società di Tradate leader a livello europeo nell’allestimento eventi”.

Infine, l’immancabile battuta sul pubblico in vista dei prossimi due giorni: “Siamo orgogliosi dei nostri tifosi e a chiunque parteciperà a questo evento dico solo: vivetelo in maniera profonda dal primo all’ultimo secondo e godetevela“.

Matteo Carraro

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