Ore calde, caldissime, in casa Città di Varese. Domenica il campo ha dato il suo verdetto sancendo la retrocessione in Eccellenza dei biancorossi a seguito della sconfitta per 2-0 contro un’ottima Folgore Caratese, ma il match si è prolungato anche ben oltre il fischio finale visto l’immediato reclamo presentato dalla società bosina relativo alla non regolamentare altezza delle porte. Il verdetto del Giudice Sportivo era atteso entro le 12.00 di oggi e, con un pizzico di ritardo, è arrivato: il Città di Varese perde il reclamo, la vittoria brianzola viene omologata (seppur con una multa di €400 per aver causato un ritardo di circa 24 minuti all’inizio della gara) e la retrocessione dei biancorossi è confermata.

Probabilmente, però, non finirà qui visti i precedenti. Nel corso della stagione, come già ricordato ieri, l’accaduto rimanda a Sangiovannese-Grosseto (Girone E) dello scorso marzo: situazione analoga (scavi sulla linea di porta) e partita regolarmente giocata terminata sul risultato di 1-1. Il reclamo del Grosseto non ha inizialmente avuto esito visto che il Giudice Sportivo aveva omologato il risultato, ma il ricorso dei biancorossi alla Corte Sportiva di Appello nazionale ha ribaltato il verdetto del campo assegnando la vittoria per 3-0 a tavolino agli ospiti.

Il Varese proseguirà ovviamente sulla propria strada rivolgendosi a sua volta alla Corte Sportiva di Appello per continuare ad aggrapparsi alla speranza di restare in Serie D: la sentenza dovrebbe essere attesa tra giovedì e venerdì. Qualora anche questo non dovesse bastare si andrà avanti fino al CONI.

Il Giudice Sportivo,

letto il reclamo fatto pervenire a seguito di tempestivo preannuncio dalla S.S.D.A.R.L. CITT DI VARESE, con il quale si chiede di disporre a carico della U.S. FOLGORE CARATESE ASD la sanzione della perdita della gara in epigrafe, per avere il sodalizio presentato al Direttore di gara, prima dell’inizio gara, specifica riserva scritta in merito all’altezza delle porte e che l’arbitro avrebbe autorizzato l’inizio della gara nonostante manifeste irregolarità del terreno di gioco, ricavabili (I) dalla presenza di “almeno due avvallamenti superiori ai3 cm”, (II) dalle “distanze tra le traverse e il resto del campo/suolo rimaste inferiori a quelle regolamentari”, nonché (III) dallo “sdoppiamento” delle linee di porta la cui nuova tracciatura ha reso “di larghezza ben superiore a 12 cm o comunque di larghezza superiore a quella del palo”, in violazione della Regola 1 del Regolamento del Giuoco del Calcio;

lette le controdeduzioni depositate dalla U.S. FOLGORE CARATESE ASD, con cui si chiede il rigetto del reclamo, in quanto “infondato in fatto e in diritto”;

rilevato come il direttore di gara, su richiesta di codesto Giudice sportivo, inoltrava supplemento di rapporto nel quale afferma che successivamente alla presentazione di riserva scritta,
a) si è proceduto a controllo dell’altezza delle porte, avvenuto alla presenza dei dirigenti di entrambe le società e che “una delle due porte risultava essere alta 2,36 metri, mentre l’altra 2,39 metri”;
b) in seguito la società ospitante ha provveduto “a scavare il terreno di gioco per ripristinare le misure corrette, per poi livellarlo in modo che non vi fossero avvallamenti”;
c) quando si è provveduto nuovamente alla misurazione delle porte “abbiamo constatato che erano entrambe dell’altezza di 2,44 metri, quindi perfettamente regolamentari ed ho così potuto dare il via alla gara (ora inizio 16:25)”.

P.Q.M.
Delibera:
1) di respingere il reclamo;
2) di convalidare il risultato della gara conclusasi con il punteggio di 2-0 DTS in favore della U.S. FOLGORE CARATESE ASD
3) di addebitare la tassa di reclamo sul conto della S.S.D.A.R.L. CITTA’ DI VARESE

Euro 400,00 FOLGORE CARATESE A.S.D.
Per avere causato un ritardo di circa 25 minuti all’inizio della gara.

Matteo Carraro

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