Da quando è approdato al CAS, Marco Caccia si è ritagliato un grande spazio nella squadra allenata da Cau. Nella passata stagione, chiusa con ben 15 gol, il classe ’99 è stato uno degli artefici della salvezza del Sacconago. Quest’anno i bianco-blu partivano con prospettive ben diverse, ma alla fine del girone di andata si sono ritrovati in piena zona playout; nonostante questo Caccia ha realizzato 8 gol finora in stagione e vuole provare a trascinare nuovamente la sua squadra verso la salvezza.

Nell’ultimo match, quello della 17^ giornata contro il Mariano, l’attaccante ha segnato il gol vittoria, contro una diretta rivale, in quella che spera possa essere la partita della svolta. Per Caccia quello che non ha funzionato nella prima parte di stagione è stato il tipo di approccio che la sua squadra ha messo in campo, incentrato sull’aspetto fisico piuttosto che sul gioco.

La sosta è servita per lavorare su un nuovo modo di stare in campo, maggiormente incentrato sul controllo del pallone e sulla creazione di azioni manovrate. Anche se è ancora presto, la strada intrapresa sembra essere quella giusta. Un banco di prova importante sarà la prossima sfida, contro la Base 96, una delle migliori squadre del campionato; Caccia, a causa squalifica non potrà prendere parte all’incontro, ma è sicuro che i suoi compagni daranno il 100% per provare a portare a casa un risultato utile. Una buona prestazione contro una squadra di questo livello potrebbe dare grande morale al CAS e una spinta in più per provare a uscire dalla zona playout. 

Riviviamo insieme la tua carriera..
“A 18 anni ho iniziato la preparazione con la Caronnese, in Serie D; ma poi sono stato mandato subito in prestito: è al Busto 81 che è iniziata veramente la mia avventura in Prima Squadra. Successivamente sono andato alla Vergiatese, squadra con cui ho vinto un campionato di Promozione. Poi sono andato alla Besnatese, ho fatto una nuova parentesi a Vergiate durante il covid e due anni fa sono approdato al CAS”.

L’anno scorso hai segnato 15 gol e quest’anno sei già a quota 8; quanto ti senti al centro del progetto?
“Da quando sono arrivato al CAS mi sono sentito al centro del progetto e sicuramente una delle pedine più importanti della squadra. Sono molto grato della fiducia che ho ricevuto dalla società: cerco di ripagarla sul campo”.

Hai segnato il gol decisivo in un match contro una diretta rivale; quanto era importante vincere questa partita?
“Ci serviva proprio questa vittoria: i risultati stavano faticando ad arrivare e portare a casa i tre punti contro una diretta rivale può dare grande morale. Fino ad ora è stato un anno sfortunato, sia per me che per la squadra, ma spero che questa partita possa essere la svolta per questa stagione”:

Dopo il gol hai esultato in maniera polemica; a cosa o chi era riferito?
“Qualcuno ha pensato che fosse rivolto alla società, ma non è assolutamente così. Per tutta la partita sono stato insultato dai tifosi avversari; forse perché ero particolarmente al centro delle azioni. Quando ho segnato è stata una liberazione”:

Com’è stata la ripresa del campionato dopo la sosta?
“Dopo il mercato estivo, per la squadra che era stata costruita, avevamo in mente un altro tipo di campionato ma purtroppo le cose sono andate diversamente. Si stava pensando anche che fosse necessario cambiare la guida tecnica ma poi durante la sosta abbiamo lavorato molto per provare a cambiare la nostra situazione. Nella prima parte di stagione abbiamo giocato un calcio molto fisico ma con poco controllo; ora pensiamo di più a tenere la palla, costruire dal basso e provare a creare delle azioni manovrate. Abbiamo ripreso col piglio giusto: dobbiamo andare avanti così”. 

La prossima partita sarà contro una grande squadra come la Base 96; come vi state preparando?
“Purtroppo io non potrò essere della partita perchè sarò squalificato, ma credo di parlare per i miei compagni quando dico che servirà dare il massimo impegno per portare a casa almeno il pareggio. Fare una prestazione di livello contro una squadra come la Base, potrebbe darci grande morale. Non sarà facile ma la squadra darà tutto quello che ha, ne sono sicuro”.

Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?
“Per questa stagione l’unico obiettivo che ho in mente è uscire dalla zona playout e provare a centrare una salvezza tranquilla con il CAS. Sono davvero riconoscente alla società per la fiducia che ha riposto in me e sono contento qui. In questo momento sto riuscendo anche a conciliare l’università con lo sport, ma è innegabile che la speranza di salire di categoria sia presente nella mia testa, così come in quella di qualsiasi giocatore. Sono legato al club ancora per qualche anno, ma non so cosa mi riserverà il futuro”.

Giovanni Enrico Civelli

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui