E’ iniziata con il botto l’estate della Pallacanestro Varese. Un botto che, per quanto controllato, cambia la faccia, l’anima e l’essenza della società biancorossa. Lo fa rimettendo nel ruolo di Presidente un uomo che incarna in sè tanto se non tutto della varesinità cestistica, Toto Bulgheroni, dopo quegli undici anni dal 1981 al 1992 che già lo avevano visto ricorpire questo ruolo. Una scelta spinta fortemente da Luis Scola, il vero artefice di questa revolucion silenziosa che, come normale che fosse, sta cambiando per volontà del suo CEO, le carte in tavola della Pallacanestro Varese.

Un’immagine che cambia con volti nuovi, Perego e Vernazza e che attende l’ingresso della parte australiana non appena verrà concluso ed ufficilizzato l’accordo con il Gruppo Pelligra. Una nuova immagine che però, forse, a livello comunicativo ha peccato nel mettere sullo stesso piano gli addi di Marco Vittorelli, dimissionario dopo il caso Tepic, visti i tre anni d’inibizione confermati in ogni grado di giudizio e la coppia Boggio-Valentino, che in questi anni di bene per la Pallacanestro Varese ne hanno fatto molto e che, molto probabimente continueranno a farlo.

Pensieri, chiaramente, di chi scrive, senza voler andare oltre la mera libera opinione. Pensieri che invece possono provare ad andare oltre se si analizza il comunicato e se si va più affondo, dando un peso alle parole, importanti e non banali, proprio di Scola, che nell’ultimo paragrafo del testo, ringrazia chi è uscito, specificando come di sicuro l’amicizia ed i rapporti proseguiranno. Parole non indifferenti, forse di solo di saluto o che forse nascondono qualcosa di più.

Cosa? Quell’idea che vi avevamo raccontato qualche mese fa, della nascita di un secondo CDA, che vogliate chiamarlo così o board operativo, che potrebbe affiancare la nuova società biancorossa, dandole sostegno e risorse per fare sempre più grande la Pallacanestro Varese. Un board nel quale potrebbero rientrare proprio Valentino con Esse Solar, Boggio con Lasi, Luca Magnoni di Prevcom ma anche Alberto Castelli con tante figure del ConsorzioVarese Nel Cuore“, insomma, un gruppo d’imprenditori locali pronti a sostenere con forza e passione la causa biancorossa, come fatto in questi anni, forse anche di più, lasciandole quella connotazione territoriale che è imprescindibile per un bene comune com’è la Pallacanestro Varese.

Un’ipotesi concreta, sulla quale potrebbe fare chiarezza la conferenza stama di presentazione del nuovo CDA, che vedremo se ci si svilupperà nelle prossime settimane, che intanto ci diranno che strada prenderà il nuovo corso biancorosso, che cerca una strada nuova affidandosi al vecchio, al già conosciuto, alla certezza, che ha un nome ed un cognome Toto Bulgheroni, da oggi, ancor di più, il simbolo della Pallacanestro Varese.

Alessandro Burin

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