La crescita del calcio femminile deve obbligatoriamente passare da un rafforzamento dei settori giovanili, aspetto che Gavirate e Città di Varese hanno tenuto in conto fin dall’inizio: l’accordo della scorsa estate tra le due società mira proprio a questo, ovvero a costruire un bacino made-in-Varese che possa regalare alla provincia, alla regione e all’Italia le calciatrici del domani.

L’impegno e i mezzi per farlo ci sono: la società rossoblù del presidente Massimo Foghinazzi, già Academy Juventus, ha messo a disposizione le proprie strutture e uno staff qualificato per far crescere le ragazze a livello sportivo e umano. I frutti del lavoro cominciano già ad essere raccolti e il movimento lombardo, come dimostra il brillante successo al Torneo delle Regioni, ha le potenzialità per arrivare davvero in alto.

Ne è consapevole Stefania Maffioli, allenatrice che vanta nel suo curriculum una bella e importante esperienza a Lugano (con tanto di partecipazione alla Women Champions), presente mercoledì pomeriggio a Gavirate in occasione di uno dei tanti open-day che accompagneranno l’estate rossoblù: “Stiamo coinvolgendo sempre più ragazze della zona e, dopo aver allestito in appena due anni una squadra Under15 e una Under17, puntiamo a partire da settembre anche con l’Under13”. Italia, Svizzera e di nuovo Italia, due movimenti completamente diversi accomunati dalla stessa passione. “Parliamo di esperienze diverseconferma Maffioli: di sicuro nel Ticino ci sono numeri decisamente più importanti rispetto alle nostre realtà. L’obiettivo deve pertanto essere la collaborazione tra i vari poli varesotti: non serve pestarsi i piedi, ma collaborare per sfruttare il potenziale del nostro territorio. È fondamentale costruire un bacino che coinvolga le bambine: il mio compito, e degli altri istruttori, è quello di trasmettere entusiasmo, voglia e passione, relazionandosi con loro in maniera trasparente per fa r sì che la loro crescita possa essere un’esperienza non solo calcistica ma anche e soprattutto umana”.

Dello stesso avviso è il presidente Foghinazzi, orgoglioso di come stia proseguendo il movimento ma ben consapevole di come ci siano ancora tanti passi in avanti da compiere: “Per crescere bisogna passare dalle sinergie e il nostro accordo con il Varese si muove esattamente in questa direzione, anche perché parliamo della società del nostro capoluogo di Provincia. Loro, avendo iniziato da poco, sono andati incontro alle logiche problematiche che chiunque deve affrontare quando parte da zero: noi, essendo già pronti, abbiamo rinunciato alla prima squadra per non pestarci i piedi e concentraci sullo sviluppo di una filiera giovanile. L’accordo è nato in maniera spontanea e naturale, così come dovrebbe avvenire a 360° nelle nostre realtà calcistiche, non solo a livello femminile. L’obiettivo? Inutile nascondersi: i numeri sono ancora bassi. Noi vogliamo crescere in primis a livello quantitativo senza però tralasciare la qualità: l’obiettivo è di coprire tutta la filiera in modo da consegnare al Varese squadre e ragazze preparate che possano affrontare i campionati veri. Oltretutto, mi permetto di aggiungere che ad oggi il calcio femminile dà più possibilità di approdare nel professionismo rispetto al maschile: le ragazze che crescono qui a Gavirate possono già vedere nel Varese un importate obiettivo, senza dimenticare che la sinergia con la Juventus procede nel migliore dei modi”.

Ad esprimere la soddisfazione relativa a come si stia sviluppando la collaborazione tra Gavirate e Città di Varese è Claudio Vincenzi, factotum del movimento biancorosso: “Il bilancio al termine della prima stagione non può che essere positivo perché siamo consapevoli di come l’obiettivo di costruire una filiera completa dai Pulcini alla prima squadra sia fattibile. La collaborazione con il Gavirate ci consente di dare un futuro a chilometro zero a qualsiasi ragazza varesina che voglia avvicinarsi al mondo del calcio, trovando così un ambiente sano e tranquillo dove poter crescere con istruttori preparati. Continuando la collaborazione con questo spirito propositivo potremo ottenere risultati importanti”.

Matteo Carraro

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