Come si riparte? Con la speranza. Il Città di Varese si è presentato al 2023 con un timido sorriso di fiducia in vista di quello che dovrà essere un girone di riscatto dopo la cocente delusione di metà stagione. Con una rosa fortemente rivoluzionata rispetto a quella che aveva approcciato il campionato, i biancorossi avranno dinnanzi a sé 17 partite di campionato (più la possibilità di proseguire il cammino in Coppa Italia) per raddrizzare un’annata fin qui da incubo con lo spettro della retrocessione più vivo che mai.

Dal pomeriggio di ieri, martedì 3 gennaio, la squadra si è ritrovata sul sintetico delle Bustecche per riprendere la settimana tipo dopo la sorta di “mini-preparazione” per rimettere benzina nelle gambe che ha chiuso dicembre. In mattinata altra sgambata, preludio all’allenamento congiunto di domani pomeriggio che vedrà il Varese ospitare il Gavirate del patron Foghinazzi alle ore 14.30: una buona occasione per mettere minuti nelle gambe dei giocatori. Venerdì, giorno dell’Epifania, non ci sarà pausa: altro appuntamento mattutino per prepararsi alla rifinitura di sabato in vista del match che sancirà ufficialmente l’inizio del 2023.

Domenica pomeriggio alle ore 14.30, infatti, il Città di Varese sarà atteso a Milano (stadio Kennedy, in Via Olivieri 13) dalla seconda forza di campionato, quell’Alcione che i biancorossi (all’epoca di Gianluca Porro) avevano sconfitto all’esordio stagionale dando l’illusione di un cammino in discesa. Ad un girone di ritorno la situazione è ben diversa e il pronostico pende dalla parte dei milanesi che vantano un quasi clamoroso +18 sui biancorossi: secondo miglior attacco (34) e terza miglior difesa (15, praticamente la metà dei 31 gol subiti dal Varese), l’Alcione non vuole smettere di stupire. Va da sé che, per un Varese a 16 punti e in piena zona playout, la vittoria è d’obbligo nella speranza che l’eventuale successo dia il via alla scalata e non ricalchi il cammino del girone d’andata.

La sfida all’Alcione darà il via ad un trittico di fuoco per il Varese che mercoledì 11 gennaio sarà poi impegnato a Gorgonzola per gli ottavi di finale di Coppa Italia contro la Giana Erminio, autentica dominatrice del Girone D con ben undici punti di vantaggio sulle più immediate inseguitrici. Visti i valori in gioco, tagliare il traguardo dei quarti di finale saprebbe di impresa e, visto che in partita secca tutto può succedere, mai dire mai; da capire se, visto il momento, la Coppa possa rappresentare un rifugio sicuro capace di continuare a regalare soddisfazioni oppure una “distrazione” che potrebbe togliere energie alla squadra. Energie che serviranno senz’altro anche domenica 15 gennaio quando all’Ossola arriverà la Virtus CiseranoBergamo: in terra bergamasca all’andata erano cominciate ad emergere le prime crepe dei biancorossi e, contro una squadra in piena lotta per i playoff, servirà alzare ulteriormente l’asticella.

Per farlo potrebbero arrivare novità dal mercato. Archiviato quello dei dilettanti, l’apertura della finestra invernale dei professionisti (leggasi Serie C) potrebbe lasciare in eredità possibilità interessanti. Lorenzo Berra (attaccante classe ’03) è già da qualche giorno aggregato al gruppo: la fase di valutazione durerà ancora qualche giorno, poi la società deciderà di affondare il colpo sull’ex Lecco assicurandosi un potenziale vice-Ferrario. Altre mosse? Difficile dirlo ora, anche perché la priorità dei biancorossi è quella di recuperare gli acciaccati, a cominciare dall’ultimo innesto Roberto Candido senza dimenticare il fondamentale rientro di Francesco Gazo. In base anche al rendimento della squadra nella prossima settimana si potrà avere risposte più precise nella speranza (a quella bisogna sempre affidarsi) che il campo dia ben altri responsi rispetto a quelli visti nel girone d’andata.

Matteo Carraro

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