Finisce con una sonora sconfitta per 111-86 la prima uscita stagione della Pallacanestro Varese contro l’Olimpia Milano, nella prima semifinale del Torneo Città di Cagliari. I biancorossi saranno così nuovamente di scena domani, domenica 11 settembre, alle ore 18:00 contro la perdente della partita tra Dinamo Sassari e Panathinaikos di questa sera, con palla a due alle ore 20:30.

La partita con Milano è stato un match oggettivamente senza storia, come tra l’altro preventivabile sulla carta, viste le assenze per Varese di Owens e Reyes, molto più pesanti di quanto non possano essere quelle di Datome, Tonut e Melli in casa meneghina, vista la profondità e la qualità della squadra agli ordini di coach Ettore Messina, oggi assente e sostituito in panchina dal suo vice Fioretti.

La partita si può sintetizzare in davvero poche righe, con Varese che nel primo quarto, spinta dalla verve di Ross e Johnson prova a sorprendere Milano, ma che finisce poi per sottomettersi allo strapotere fisico dei meneghini in area, che, guidati da Brandon Davis, ex di giornata, chiudono i primi 10 minuti avanti 27-18, con ben 16 punti segnati nel pitturato.

Le assenze di Owens e Reyes si fanno sentire e Varese, al primo giro di cambi, paga dazio ancor di più, con Milano che guidata da Pangos e Mitrou – Long vola sul +17 di metà secondo quarto, (45-28), chiudendo di fatto i giochi della gara già in anticipo. Gli ultimi due tempi sono pura accademia per Milano che, una volta raggiunto il +20 sul 64-44 di inizio terzo quarto, diventa irraggiungibile per una OJM troppo corta e ancora trorppo indietro per provare ad opporre resistenza.

C’era molta curiosità di vedere per la prima volta la nuova Openjobmetis agli ordini di coach Matt Brase ed al netto delle assenze e dell’avversario, alcune caratteristiche della nuova squadra si sono viste in maniera molto netta.
Chiara infatti è la direttiva offensiva, secondo cui la Varese 2022/2023 giocherà un basket molto rapido, votato a tiri presi in poco tempo e tanto, tantissimo da tre punti. Con Milano fin da subito infatti si è notata una sorta di anarchia offensiva, che in realtà nelle idee di gioco della nuova Pallacanestro Varese, dovrebbe essere proprio la direttrice per guidare l’attacco biancorosso: tanta libertà lasciata agli interpreti palla in mano, con la licenza di cercare la giocata migliore nel minor tempo possibile, per alzare il ritmo di gioco.

Con Milano questa tattica è finita per arenarsi ben presto però contro la media nel tiro da tre punti deficitaria di questa sera di Varese, che ha chiuso con il 31% con 8/31 nel tiro dalla lunga distanza, mentre è andata decisamente meglio nel tiro da due, con la OJM che ha concluso il match con il 70% con 21/30.

Se in attacco quindi si sono inziati a vedere i primi meccanismi di gioco del nuovo corso, la difesa è ancora totalmente da registrare, con l’Olimpia che ha banchettato in ogni dove in una retroguardia biancorossa che ha finito ben presto per sciogliersi come neve al sole davanti alle giocate di Pangos, Mitrou-Long, Baron e compagnia.
Normale in tal senso che le assenze di Owens e Reyes abbiano pesato e non poco, però è altrettanto vero che se la forza di questa squadra deve partire da una difesa intensa, forte e decisa in tutti gli uno contro uno, di lavoro ce n’è ancora molto da fare.

Andando sui singoli in campo, Johnson è già parso leader tecnico indiscusso della squadra, capace di creare situazioni di pericolo in ogni occasione, sia con il tiro dalla lunga distanza che in penetrazione, non a caso l’americano, che ha chiuso il match con 20 punti, dovrà essere insieme a Brown l’uomo della provvidenza di questa squadra, visto il suo curriculum. Proprio rimanendo su Brown, l’esterno americano è parso timido ed ancora poco insierto nello spartito tattico biancorosso, non riuscendo mai a mettersi in ritmo per tirare, sua arma principale. Infine, per completare il quadro sui nuovi arrivati, Partita dai due volti per Ross che inizia bene e poi finisce per perdersi con la coppia Pangos, Mitrou-Long che non gli fa capire più nulla.

Ottime risposte fin da subito invece di Woldetensae e Caruso che, in un secondo tempo davvero buio per Varese, riescono a trovare giocate di ottima fattura, dando così un senso agli ultimi 20 minuti della sfida di Cagliari dei biancorossi. Come già raccontato qualche settimana fa, proprio il lungo campano appare rivitalizzato dalla cura Brase, più inserito nel contesto di gioco e responsabilizzato e stasera ne ha dato una prova tangibile.

IL TABELLINO
OLIMPIA MILANO – OPENJOBMETIS VARESE 111-86 (27-18; 54-38; 82-64; 111-86)
Olimpia Milano: Davis 16, Thomas 12, Pangos 22, Hall 3, Shields 9, Mitrou-Long 19, Baron 9, Pastewski 2, Jankovic 5, Alviti 6, Hines 6, Kemp 2. Allenatore: Fioretti
Pallacanestro Varese: Ross 9, Woldetensae 17, Brown 6, Caruso 14, Johnson 20, De Nicolao 6, Zhao, Librizzi 2, Virginio 3, Elisee 2, Christian 7. Allenatore: Brase

Alessandro Burin

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