Eccoci, siamo arrivati alla fine di questo lunghissimo viaggio che è stata l’annata 2021-2022 della Openjobmetis Varese. Una stagione che ha portato in dote una preziosissima salvezza ma che ha visto al suo interno succedere davvero di tutto, probabilmente come mai avvenuto in poco più di 9 mesi all’ombra del Sacro Monte.

Si conclude la stagione in casa, tra le mura amiche dell’Enerxenia Arena, proprio come era iniziata, contro Sassari, alla prima uscita stagionale davanti al pubblico amico dell’allora gruppo guidato da coach Adriano Vertemati.

Fa specie come, guardando ad oggi, di quella squadra non sia praticamente rimasto più nulla: allenatore, General Manager e tutto il quintetto base via, lasciando spazio poi agli eroi che hanno costruito la salvezza in questo finale di stagione e che sono riusciti a fare emozionare di nuovo tutta una città.

E nemmeno in questo però si ritrovano tutti gli interpreti di quello che è stato il viaggio biancorosso verso e nella ribalta, visto che coach Roijakkers ora non siede più sulla panchina biancorossa, sostituito da Alberto Seravalli.
Allora è così che va in scena il last dance di questa stagione, dopo due giorni di riposo ad inizio settimana, con Andrea De Nicolao che guiderà il gruppo in regia, affiancato da Beane e dal possibile MVP del campionato, nonché papabile miglior sesto uomo Marcus Keene, che dovranno fronteggiarsi alle velleità di Logan, Kruslin, Gentile (Stefano) e Robinson.

Un pacchetto di esterni molto più tecnico che fisico, ma per i sardi questo non è un problema, visto che a dare fisicità e sostanza al gruppo ci pensano Burnell e Treier, pericolosissime ali piccole, a cui si somma Diop, capace di giocare all’occorrenza non solo da 5 ma anche da 4 molto aperto.

Lavoro quindi in abbondanza per Woldetensae e Reyes, che come già fatto vedere nelle ultime uscite, dovranno cercare di scardinare lo spartito tattico di gioco, portando imprevedibilità, movimento e pericolosità nell’attacco biancorosso.

Sotto canestro la sfida si fa ancora più avvincente, con Sassari che può contare sul sempre verde Bendizus, autore anche in questa stagione di un’annata sublime, che lo rende tra i giocatori più decisivi ed impattanti della nostra Serie A e Miro Bilan, tornato alla base a causa della guerra in Ucraina dal Prometey e mostratosi fin da subito nuovamente baluardo dei biancoblu, con i suoi 15 punti e 7 rimbalzi di media per partita.

Una coppia che rende stimolante l’incrocio con Sorokas e Vene, con il primo che per forza di cose dovrà occuparsi in maniera puntigliosa a Bilan nel pitturato, cercando di metterlo in difficoltà portandolo fuori dall’area dei tre secondi, mentre Vene si troverà faccia a faccia con un Bendzius a lui molto simile per stile di gioco e potenza di fuoco dall’arco. In tutto ciò per Varese la presenza di un Caruso stile primo quarto di Brescia può davvero essere determinante per colmare quel gap fisico e di peso che fino ad oggi i biancorossi hanno mascherato alla grande in praticamente ogni circostanza.

E’ pur vero che questa sfida per la classifica varesina non ha alcun peso, però si sa che davanti al pubblico di Masnago non è mai bello congedarsi con una sconfitta, a maggior ragione dopo la festa ed apoteosi di settimana scorsa contro la Fortitudo, con i ragazzi guidati da coach Seravalli che vogliono provare a cogliere l’ennesimo scalpo prestigioso di questa annata tanto pazza, quanto emozionante, che comunque rimarrà nella storia del club.

Alessandro Burin

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