Ormai a Varano da diverse stagioni, Matteo Croci si è conquistato la fascia da capitano in questo campionato. Il difensore rosanero si è dimostrato leader di una squadra con molto potenziale, e non è stupito di quanto fatto dai suoi compagni in questa stagione.

Partiamo da lontano, come hai vissuto la promozione con il Varano?
“Abbiamo vissuto tutti bene quel momento, giocavamo insieme solo da un anno e mezzo ma si era già creato un bel gruppo. È stata questa compattezza di squadra a permetterci di vincere le ultime partite perché, oltre ad essere compagni, eravamo tutti amici e cercavamo di dare sempre il massimo l’uno per l’altro”.

Sembrava potesse essere un altro campionato importante, poi avete avuto un calo, cos’è successo?
“Siamo partiti portandoci dietro lo spirito della promozione appena conquistata e volevamo fare bene. Nelle prime partite i risultati stavano arrivando, ma è stata un’arma a doppio taglio: ci siamo un po’ adagiati sugli allori pensando ad un campionato semplice. In più c’è stato qualche screzio col vecchio mister e, alle prime sconfitte, ci siamo iniziati a demoralizzare, perdendo un po’ dello spirito che ci permetteva di vincere”.

Avete faticato per diverse giornate: da capitano, come hai cercato di tenere alto il morale?
“Semplicemente ci siamo parlati in spogliatoio, chiedendoci cosa volessimo fare, se giocare tanto per farlo oppure se cercare di costruire qualcosa di concreto per andare avanti. Avevamo dimostrato in precedenza che, giocando con la giusta grinta e determinazione, potevamo fare risultato contro tutti. Ci siamo tirati su le maniche e ci siamo dati da fare per ritrovare la giusta voglia di giocare”.

Nelle ultime due partite avete dato ottimi segnali di ripresa, cos’ha portato il nuovo mister?
“Un cambio in panchina porta aria nuova, ti dà morale. Io il mister lo conoscevo già dall’esperienza a Ternate ed è molto valido: lui vuole pressare ed attaccare alto, ci ha dato un’impronta più offensiva perché le squadre sono tutte alla nostra portata. Riuscendo ad essere più corti sul campo acquisisci un vantaggio tattico ed anche per questo, stiamo lavorando molto sul fiato e sulla condizione atletica; basti pensare che la preparazione comincerà subito dopo Natale per permetterci di arrivare in forma alle prime uscite”.

Secondo te cos’è mancato per vincere contro la Jeraghese?
“Seppur il risultato non ci abbia premiato, contro la Jeraghese abbiamo giocato meglio che con il Caesar. Siamo scesi in campo con tre ragazzi che sono appena arrivati e ci siamo comportati tutti molto bene. Probabilmente ci è mancata solo un po’ di cattiveria nelle due o tre occasioni che abbiamo avuto, perché loro alla fine hanno avuto solo la punizione come palla goal. Sono comunque contento della prestazione perché giocando così, contro una squadra molto organizzata che lotta per i playoff, possiamo salvarci in anticipo e scendere in campo nelle ultime giornate con più tranquillità”.

Con una classifica così corta, dove pensate di poter arrivare?
“Giocando come contro la Jeraghese penso che la metà della classifica ce la possiamo meritare. Non mi sento di dire, a differenza delle prime giornate, di poter lottare per i playoff ma stiamo dimostrando di poter conquistare una salvezza tranquilla e restare a contatto anche con Cuassese e Buguggiate”.

Se potessi chiedere un regalo di Natale per il tuo Varano cosa chiederesti?
“Semplicemente chiederei di arrivare alla quota salvezza il prima possibile per giocare con spensieratezza le ultime giornate, cosa che spesso porta a prestazioni migliori essendo più liberi di testa. In più, ci permetterebbe anche di iniziare ad organizzare la prossima stagione ed ad approcciarla con più serenità per poter lottare per i playoff l’anno prossimo”.

Andrea Vincenzi

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui