Finisce 2-3 E-Work Busto Arsizio – Imoco Conegliano, ecco i commenti al termine.

Rossella Olivotto (Uyba):Conegliano è sempre la squadra da battere ma noi abbiamo messo in campo un bel gioco e la voglia giusta, mostrando già un certo feeling, sono molto orgogliosa delle mie compagne, questo è un ottimo punto di partenza. L’esordio in casa da capitano e in una partita così è pazzesco, poi di mercoledì non mi aspettavo il palazzetto pieno, ma sappiamo che il nostro pubblico è sempre il numero uno, abbiamo fatto tanto bene anche grazie a loro, peccato per il finale, ci è mancato qualcosa dopo esserci riprese bene post primi set, ne vedremo delle belle“.

Alice Degradi (Uyba):Ci siamo aiutate molto, non abbiamo mai perso la testa nemmeno quando eravamo sotto, è un punto bellissimo nato delle energie che siamo riuscite a trovare anche quando le cose non giravano, ad un certo punto ci siamo rese conto che non avevamo niente da perdere e che era un peccato cedere, ma siamo in rodaggio, ci sono giocatrici arrivate da poco, reduci dal mondiale, ora si gioca ogni tre giorni e le partite devono essere il nostro allenamento. Cosa penso di questo campionato? È tosto, noi siamo belle combattive ma sono anche certa che siamo più di questo, ci sono cose da mettere a posto come è normale che sia, ora è presto per parlare e dire altro ma per stasera sono contenta“.

Marco Musso (coach Uyba):Tanta emozione alla prima della stagione in casa, ammetto di aver sentito il palazzetto come non lo sentivo da un po’, credo che la squadra abbia aiutato il pubblico ed il pubblico abbia aiutato la squadra, lo abbiamo ripagato perchè noi abbiamo bisogno di questo”. “Sapevamo che questa partita presentava le più grosse difficoltà del campionato ma il nostro percorso non deve dare peso a chi c’è di là, Conegliano ha una supremazia tecnica e fisica notevole, noi dobbiamo pensare al nostro gioco sempre, ad essere tranquille, a giocare da squadra e dobbiamo imparare a farlo nel minor tempo possibile, è un campionato che ci ha chiesto di essere pronti subito, e di giocare con intensità, lo abbiamo fatto a Firenze, lo abbiamo fatto stasera, è stata una bella serata”. Su cosa deve lavorare soprattutto questa squadra? “Sull’aiutarsi nei momenti di difficoltà, tutte le squadre hanno dei deficit ad oggi, ma io guardo in casa mia e so quali sono i nostri problemi, l’obiettivo però non è vincere o perdere, quello è l’effetto di un percorso ed il nostro focus deve concentrarsi sullo stabilizzare il nostro gioco, mettendo una discreta qualità, lo stiamo facendo, sappiamo che la strada è giusta dobbiamo “solo” lavorare“.

LE PAGELLE

Monza 6: chiamata a sostituire Lloyd sa che il suo compito è il più difficile, la palla scotta tanto nei primi set, le compagne l’aiutano, lei cerca di non perdersi mai d’animo e di leggere bene il momento; è lucida in difesa e reattiva in difesa, mette a segno un punto grazie ad un ace. Può crescere molto.

Montibeller 7: i numeri dicono 22 punti di cui un muro, il fondamentale a cui forse le si può chiedere di più, per il resto ha una mano che non trema mai ed un’intelligenza sopraffina, alternando i colpi, facendo male proprio quando deve e giocando con un carisma imprescindibile per questa formazione. Fondamentale.

Zakchaiou 5.5: fatica non poco, è vero che l’avversario è di quelli “enormi” ma è vero anche che lei fa è in difficoltà nel prendere le misure e anche solo sporcare a muro gli attacchi veneti agevolando poi la ricezione, diventa un problema. I punti sono due, a metà gara Musso le preferisce Lualdi. In pieno rodaggio.

Lualdi 7: hai capito Giuditta! Sostituisce una Zakchaiou un po’ spaesata, entra sul taraflex con il piglio giusto e la leggerezza di chi sa che le occasioni vanno colte. Sono 5 punti pesanti (55%) quelli che mette a referto, peccato per le tre battute errate ma dimostra di avere energia e di essere un’ottima risorsa. preziosa.

Olivotto 6: rispetto alla compagna di reparto ha il merito di riprendersi dopo un avvio diesel. Dove non arriva con le mani, arriva con l’energia, la grinta, la leadership. I punti sono 5, di cui due ace in in momento decisivo, ed un muro, è presente e si fa sentire fino alla fine. Capitana.

Degradi 6.5: il ritorno all’Unet E-Work Arena è un dejavù, ma quella ragazzina di qualche anno fa oggi si presenta come una donna matura, consapevole. Va in crescendo, è cosciente nei momenti difficili e non ha paura ad osare, né al servizio, dove mette a segno anche due ace, né sottorete quando la palla scotta ed il muro da arginare è un Everest. In difesa prova a non farsi scalfire troppo (36% di positiva, 15% di perfetta). Ci prova fino alla fine, la sua grinta è uno scoglio a cui appigliarsi in questa stagione appena iniziata. Ben tornata, Alice.

Omoruyi 7: quelle due murate sul finale del match hanno un peso specifico, giustificate però da una stanchezza comprensibile, ma la serata vale molto di più: non solo i punti messi a terra sono 17 (45%), c’è una sfrontatezza nel voler fare quello che fa che a 21 anni vale doppio e potrebbe essere un ago della bilancia importante in questa stagione. Non è tutto: bombardato a in ricezione risponde con il 58% di positiva ed il 31% di perfetta. Se il buongiorno si vede dal mattino…

Zannoni 7: ha chiaramente il compito più ingrato perchè rispondere presente alle bordate di Haak & co è tutt’altro che una passeggiata di salute, lei invece resta concentrata, solida, paga dazio nei primi due set (ma nemmeno troppo), poi imbocca la strada giusta, fatta anche di recuperi spettacolari. Chiude con 80% di positiva e 46% di perfetta. In una serata così esaltante ha voce in capitolo. Brava.

Mariella Lamonica

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