Il Tennis Monterosa, di Cardano al Campo, è un Club esclusivo immerso nel verde, nella zona del parco del Ticino e a pochi minuti dall’aeroporto di Malpensa. Si propone come uno dei punti di riferimento del tennis nella provincia di Varese, con tre campi in terra rossa, di cui uno coperto tutto l’anno con struttura fissa. Il Circolo ha anche una piccola palestra e per la maggior parte dell’anno, è a disposizione dei soci una ampia piscina.
Per poter esplorare al meglio il circolo e capire l’atmosfera che si respira abbiamo intervistato lo storico presidente del circolo, Ezio Morosi, in carica dal 1990.

Per iniziare ad entrare nel vostro mondo, ci presenti brevemente il circolo e la filosofia che c’è alla base..
“Il nostro circolo è un club privato che, ad oggi, conta circa un centinaio di soci, di cui una quarantina di giocatori ed il resto frequentatori. La nostra è una struttura modesta, ma in una cornice naturale molto caratteristica: abbiamo tre campi da tennis, una piccola palestra e la piscina, ma siamo sempre riusciti ad offrire il miglior servizio possibile ai nostri soci. La vicinanza con altri circoli e la presenza del territorio protetto del Parco del Ticino, in cui noi siamo compresi, non ci ha mai permesso di espanderci. Proprio per questo, al Tc Monterosa, abbiamo puntato, negli anni, sulla cura dei piccoli particolari, sullo spirito familiare e sull’affiatamento dei soci, all’insegna della passione di tutti per il gioco del tennis. Chiunque venga qui deve sentirsi come a casa propria. Più che una gerarchia piramidale, qua dentro io vedo un vero e proprio gruppo di amici. Tutti si conoscono, interagiscono, compiono attività insieme. Inoltre, anche i nuovi arrivati, che ogni anno si aggiungono alla comunità storica, si sono sempre integrati senza problemi. Questo è il messaggio che voglio che passi. L’ospitalità e l’armonia per noi viene prima di tutto”.

Quando ci siamo presentati ha subito richiamato il concetto del percorso, quel “Ieri, oggi, domani” per lei è un vero e proprio mantra. Ci spieghi cosa vuole intendere
“È un concetto metaforico che, a mio parere, ci rappresenta in pieno. Siamo un circolo con grande storia e tradizione tennistica. Questa storia, però, non deve essere solo un piacevole ricordo. Deve essere uno stimolo. Dopo un periodo di transizione, da cui piano piano stiamo uscendo, legato anche alla pandemia, dobbiamo mettere in atto un progetto che ci riporti ad un livello migliore. Sono contento che al mio fianco ci siano tanti soci giovani che ogni giorno forniscono nuove idee, impulsi e linfa vitale al circolo. Anche grazie a loro stiamo ripartendo a pieno regime”.

E allora già che ci siamo, vogliamo parlare della storia di questo circolo?
“Volentieri. Il traguardo che mi rende più orgoglioso, guardando tutto il percorso che ho fatto in questo circolo, è quello di aver raggiunto e disputato per vari anni il campionato di Serie B. Abbiamo sempre avuto un’ottima squadra, ma un anno in particolare me lo ricordo con piacere. Siamo arrivati fino al doppio di spareggio per essere promossi in Serie A2, purtroppo perso contro il TC Bolzano. In quella squadra, oltre a due ottimi giocatori come Casanova e Begnis, la punta di diamante era Roberto Marcora, ancora agli inizi della sua carriera professionistica (che lo ha portato ad avere un best ranking di 150 ATP, ndr). Un altro evento lietissimo, di cui mi prendo anche un po’ il merito (ride, ndr) è quello di aver portato sui nostri campi i giocatori della nazionale Italiana. Renzo Furlan, Cristiano Caratti e Cristian Brandi. Questi ragazzi formavano uno splendido team guidato da Riccardo Piatti, che ho rivisto qualche anno fa a Miami con grande affetto. È per questo che sottolineo che il nostro lavoro deve andare nella direzione in cui il futuro ricalchi sempre più le orme del passato”.

Due traguardi non banali, devo ammetterlo. Adesso, invece, quali sono le vostre squadre?
“Il nostro, come detto prima, è un periodo di transizione e di ripartenza, a 360 gradi. In quest’ottica siamo ripartiti con una squadra di Serie D4 maschile che, al primo colpo, ha centrato la promozione in D3. Oltre a queste, a livello maschile, abbiamo anche due squadre in D3 a cui prendono parte quelli che a me piace chiamare “senatori” del circolo, quei ragazzi, ormai non più tanto ragazzi (ride, ndr) che sono nostri tesserati da molti anni e che da molti anni combattono in campo con il nostro stemma sul petto. Abbiamo poi formato quest’anno una squadra femminile molto competitiva. Nel 2022 è arrivata la promozione in D2 e l’anno prossimo vogliamo continuare a far bene, provando ad essere protagonisti anche nella nuova categoria . Le nostre ragazze Rebecca Llorente, Costanza Solinas, Sara Colbertaldo e Melissa Casotto sono certo che saranno da traino per un movimento femminile che vogliamo costituire. Man mano che il nostro prestigio aumenterà, ci auguriamo che sia il prima possibile, vogliamo attrarre sempre più ragazze che giocano e si cimentano con questo sport”.  

Ci dica invece qualcosa sulla scuola tennis. Puntate anche su questo settore per dare nuova linfa al circolo e trovare nuovi giocatori?
“Assolutamente. Ci stiamo attrezzando e impegnando per migliorare i numeri e il livello della nostra scuola tennis. Questi aspetti sono affidati in toto al nostro maestro di riferimento, Paolo Benti (maestro PTR ed istruttore di secondo grado FIT, ndr). Paolo è stato un nostro atleta negli anni della Serie C e della Serie B e ormai da tempo è la nostra guida tecnica. Abbiamo circa 30 partecipanti alla Scuola Tennis e speriamo che ne arrivino sempre di più. Oltre a questo, offriamo anche dei corsi per adulti di ogni livello, non solo soci ma anche esterni. Questo serve anche a coinvolgere nuovi giocatori che, potenzialmente, sperando si trovino bene, potrebbero diventare nuovi soci e saremo pronti ad accoglierli”.

Comunque mi pare tutt’altro che un circolo non vivo. Organizzate anche tornei?
“Certo. Organizziamo sia tornei FIT che i classici tornei sociali. Per quanto riguarda l’anno appena terminato, quello della stagione 2022, abbiamo organizzato due tornei: un torneo Over 50 limitato 3.3 e un torneo limitato 3.1 sia maschile che femminile con montepremi complessivo di 1200 € (Memorial Alberto Morosi, ndr). Per il 2023, oltre a ripetere questi due appena citati, abbiamo in programma di organizzare altri due tornei : un torneo TPRA, per poter far giocare sui nostri campi anche tennisti amatoriali, e un altro torneo limitato 3.1, ma con formula rodeo (formula rapida, due set su tre ai quattro game, simile alle Next Gen ATP Finals, ndr)”.

Per concludere, vuole raccontarci un aneddoto legato alla sua vita in questo circolo?
“Va benissimo. Un ricordo molto piacevole che ho, legato a questo circolo, è quello della visita di Gianni Clerici. Proprio nei giorni in cui si allenavano i Piatti Boys (così venivano chiamati Furlan, Caratti e Brandi, ndr), Gianni fu nostro ospite per una cena in compagnia. Fu una serata splendida e l’indomani uscì un articolo su Repubblica, proprio scritto da Clerici, che in un passaggio recitava: “ Esistono ancora i circoli d’elite”. Ecco, non interpretatelo in maniera negativa. Elite non vuol dire essere un circolo chiuso, tutt’altro. Sono orgoglioso che i nostri soci, il nostro ambiente e la nostra atmosfera avessero conquistato Clerici con il nostro clima d’amicizia, in cui tutti sono importanti. Questo è il TC Monterosa”.

Filippo Salmini

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